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Ferrandelli, le ultime gesta del renziano anti Usa

Se due indizi fanno un sospetto, tre fanno una prova. E così non c’è bisogno di ulteriori segni per certificare l’anomalia tutta siciliana secondo la quale un deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, ha presentato stamattina – contro ogni indirizzo di partito – il disegno di legge “Norme in materia di tutela della salute pubblica e dell’ambiente” composto da un solo articolo che vieta su tutto il territorio siciliano l’installazione di grandi opere e di impianti che possano provocare gravi danni alla salute dei cittadini e all’ambiente per l’emissione di campi elettromagnetici.

Un decreto senza apparenti “bersagli”, ma che è stato prodotto con un obiettivo preciso: affossare la realizzazione del Muos, il radar Usa e Nato in costruzione a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.

Nel confusionario Pd delle correnti, dove ognuno va un po’ a ruota libera, ciò potrà anche non stupire; se non fosse che Ferrandelli, come rimarcato da Formiche.net, è una delle antenne isolane del giovane sindaco di Firenze che si dichiara – dopo averlo fatto anche nella sua recente visita a Washington – amico agli Usa. Una contraddizione più che forte, acuita dai toni grillini con i quali Ferrandelli sbandiera la sua battaglia antiatlantica.

Questo mio testo – ha spiegato Ferrandelli – supera tutte le criticità che la Segreteria Generale dell’Ars aveva evidenziato nel ddl presentato dal governo regionale il 26 luglio. Chiederà, appena assegnato in commissione, l’immediata calendarizzazione e mi batterà affinchè l’Ars lo approvi entro la pausa estiva. Una legge in tal senso, infatti, mette il governo regionale nelle condizioni di poter bloccare il Muos“.

La norma prevede anche che a stabilire i limiti di sicurezza di compatibilità elettromagnetica (limiti per gli effetti acuti di esposizione; limite per esposizioni prolungate e distanza limite), in armonia con quelli fissati dalla legislazione italiana e comunitaria, siano, attraverso un decreto, l’assessore regionale per il Territorio e l’Ambiente e l’Assessore regionale per la Salute. Le valutazioni dovranno anche tener conto dei rischi per la salute umana e degli effetti negativi sull’ambiente circostante, e in particolare sulla fauna e sulla flora, causati da malfunzionamenti e incidenti legati alle interferenze elettromagnetiche.

Tutte eventualità da tenere in debita attenzione, per carità, ma superate dalla relazione con la quale pochissimi giorni fa l’Istituto superiore di Sanità ha chiarito che il radar non emette onde elettromagnetiche dannose per la salute e per l’ambiente. La notizia ha provocato l’immediata reazione di Crocetta, che ha correttamente alzato le mani e consentito che i lavori proseguissero.

In Sicilia (come nel resto d’Italia e forse anche oltreoceano) sono in molti invece a chiedersi: Renzi, se ci sei, batti un colpo. O quantomeno dì qualcosa.


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