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Il congresso del PD? Un processo da ammirare e non sbeffeggiare

Lo ammetto. Ammiro molto il PD, entrato nella sua fase pre-congressuale. E’ iniziato il percorso, fatto di documenti di riflessione e proposta – al momento ho visto quello dei “bersaniani”, quello di Barca, quello di Gutgeld e quello di Bettini -, di feste democratiche animate da dibattiti sulla forma partito e sull’identità del PD, di scontri tra le correnti (che non considero un male ma fondamentali componenti per un partito che ambisca ad essere grande), di dibattiti animati. Il PD, nonostante i suoi mille e più problemi, discute, s’interroga sul suo futuro, sulle sue direttrici valoriali e programmatiche. Parla di politica. Certo, il fattore R (come Renzi) incide e personalizza molto la discussione. Ma non è un male, anzi. Il tema della leadership, vera debolezza del PD, viene finalmente affrontato e sviscerato con dovizia e puntiglio, alla ricerca di una soluzione. Anche lo stesso dibattito sulle regole congressuali, spesso ritenuto a torto formale, è sostanza per un partito. La disabitudine ad affrontare le dinamiche democratiche interne ai partiti conduce a bollare come “inutili” questi riti, che fanno parte a pieno titolo della buona salute della politica. Attendo con ansia la presentazione delle mozioni congressuali, che definiranno i candidati alla segreteria, le rispettive linee politiche, le squadre che avranno il compito di sostenere la proposta. Peccato però che questo processo avvenga solo in un partito, l’unico che mantiene saldo (per quanto?) il concetto di democrazia e discussione interna. Il panorama politico, da questo punto di vista, è angosciante: PDL, Scelta Civica, Lega Nord, SEL, M5S, UDC sono partiti più o meno personali, incapaci di costruire un percorso democratico interno, che sfoci nella classica battaglia congressuale. La democrazia italiana, oggi logora e stanca, si è sfaldata a causa della mancanza dei partiti come soggetti di intermediazione tra le istituzioni ed i cittadini, una funzione fondamentale per avere un regime democratico funzionante ed efficace.

Mi auguro che questo congresso possa essere di esempio anche alle altre forze politiche (esistenti e/o nasciture) cosicché mettano in pratica i precetti di democrazia interna, come prescritti dall’articolo 49 della Costituzione. La democrazia è bella ma complessa, facile da predicare ma difficile da praticare. Impegniamoci tutti a far tesoro degli esempi positivi che, nonostante tutto, ancora abbiamo davanti agli occhi.



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