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La battaglia di Hong Kong contro il rumore

Hong Kong è una città che non dorme mai, un vero inferno di rumore, sporcizia e smog. Dal punto di vista dell’inquinamento luminoso è il posto peggiore del mondo. Secondo gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’aria è talmente inquinata che bisognerebbe respirarla al massimo per 41 giorni all anno. Ma c’è un altro fronte che preoccupa: il rumore.Lavori stradali, traffico, attività commerciali fanno da sottofondo cacofonico alla vita degli abitanti che ora chiedono di ridurre i decibel.”Ci sono molte patologie collegate con l’inquinamento acustico, come l’ansia, la depressione, i disturbi del sonno e l’irritabilità” spiega la dottoressa Chan dell’università di Hong Kong.Le autorità locali nel 2011 hanno effettuato un monitoraggio della situazione rilevando che il 36% della popolazione denuncia il troppo rumore anche in casa.”Abbiamo bisogno di case, economiche ma anche di buona qualità. La gente chiede sempre di più di migliorare le condizioni di vita. Bisognerebbe almeno assicurare delle fasce orarie con decibel ridotti” aggiunge Maurice Yeung del dipartimento per lo sviluppo.Per questo sono stati introdotti rimedi palliativi come barriere assorbi rumori, ma nella città più popolosa al mondo è una lotta contro i mulini a vento.



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