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La cannabis terapeutica che divide i medici francesi


La Francia ha aperto alla cannabis terapeutica, scatenando il dibattito fra la comunità medica che resta divisa ad un mese dall’entrata in vigore del decreto governativo. La nuova legge ha stabilito che potranno essere messi in commercio i farmaci contenenti il principio della cannabis, previa autorizzazione dell’Agenzia nazionale sui farmaci. Il primo medicinale distribuito è uno spray per alleviare i dolori dei malati di sclerosi multipla, già autorizzato in alcuni Paesi europei, compresa l’Italia.Sicuramente una vittoria per persone come Jean Jacques, sieropositivo da 30 anni e impegnato da sempre nella battaglia per l’uso terapeutico della droga.”Anche secondo il mio medico fumare cannabis mi provoca meno danni che assumere le medicine, perché se devo vivere ma come un vegetale non mi interessa. La cannabis non mi impedisce di scrivere un libro o di andare a lavorare”La svolta è stata accolta con favore da molti medici e con diffidenza da altri. “E’ il rapporto benefici rischi che qualifica le medicine – spiega il professore di farmacologia Jean Costentin – nel caso della cannabis i benefici sono modesti rispetto ai rischi che sono considerabili come ansietà e depressione”.



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