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Premio Strega 2013, tutti i candidati e le polemiche

Siamo quasi arrivati al traguardo. Domani 4 luglio al Ninfeo di Villa Giulia si svolgerà la serata finale del Premio Strega 2013 promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci in collaborazione con Liquore Strega.

Anche quest’anno i giorni appena trascorsi sono stati bollenti, fra le polemiche di chi non è rientrato nella cinquina e l’entusiasmo febbrile di chi invece gareggia per vincere.

Il primo grande escluso di quest’anno è stato senza dubbio Aldo Busi che ha ottenuto solamente 18 voti, piazzandosi decimo con El especialista de Barcelona (Dalai). “Mi aspettavo questo risultato e lo speravo ardentemente, ho sempre vissuto questa cosa come un crimine estetico contro-natura,  m’è andata bene” ha dichiarato ad Affaritaliani lo scrittore.

I favoriti comunque rimangono due: Walter Siti per Rcs con Resistere non serve a niente e Alessandro Perissinotto per Piemme con Le colpe dei padri.

La sfida è ancora aperta perché pur essendo Siti il vero favorito, alla votazione del 12 giugno è stato superato da Perissinotto che ha ottenuto 69 voti classificandosi primo. Sia il gruppo Mondadori di cui fa parte Piemme, sia Rizzoli concorrono per arrivare primi, avendo presentato entrambi autori di elevato pregio. La vera differenza domani la faranno i 60 lettori forti anonimi che voteranno insieme ai 400 Amici della Domenica.

Il primo degli autori che non è riuscito a varcare la soglia dei primi 5 è Gaetano Cappelli. Il suo Romanzo irresistibile della mia vita vera ha ottenuto 27 voti posizionandosi sesto. Cappelli, pubblicato da Marsilio e presentato da Gian Arturo Ferrari e Marina Valensise, ha dichiarato appena saputo dell’esclusione, ad Affaritaliani “Più che deluso, sono arrabbiato. È la terza volta che partecipo al Premio Strega. Ho capito sulla mia pelle che a vincere non è il libro, ma l’editore. Non sono masochista, se ho deciso di riprovarci, è solo perché la Rcs Libri, gruppo del quale Marsilio fa parte, ci aveva promesso un aiuto, una decina di voti. Probabilmente avranno cambiato idea. Ed è un peccato. Perché il libro di Walter Siti, se alla fine dovesse vincere, molto difficilmente potrà arrivare al grande pubblico”.

La riflessione di Gaetano Cappelli apre il dibattito sulla letteratura in Italia e sulle vendite dei libri, come anche la scelta di far entrare in cinquina il libro di Simona Sparaco, Nessuno sa di noi (Giunti) grazie a 36 voti. Il tema centrale è l’esperienza dell’aborto terapeutico. Un non-romanzo di cui Christian Raimo e Francesco Longo parlano su Linkiesta, come fanno anche per gli altri romanzi in gara, e Raimo in particolare scrive “[…] questo libro aveva tutta la legittimazione ovviamente per essere pubblicato e considerato narrativa d’intrattenimento, non per finire candidato in un premio letterario”.

Insomma la febbre per il toto-strega sale e domani come di consueto alle 23:30 appuntamento su Rai uno per la celebre lavagna del Premio letterario più ambito d’Italia.

La cinquina:

Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto con voti 69

Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti con voti 66

Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri con voti 49

Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo con voti 45

Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco con voti 36

Gli esclusi:

Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) di Gaetano Cappelli con voti 27

Sofia si veste sempre di nero (minimum fax) di Paolo Cognetti con voti 23

Il cielo è dei potenti (Edizioni e/o) di Alessandra Fiori con voti 22

Apnea (Fandango) di Lorenzo Amurri con voti 21

El especialista de Barcelona (Dalai) di Aldo Busi con voti 18

Atti mancati  (Voland) di Matteo Marchesini con voti 15

Cate, io (Fazi) di Matteo Cellini con voti 11

Le preferenze dei voti collettivi:

– i dieci comitati italiani della “Società Dante Alighieri” hanno votato per Alessandro Perissinotto;

– le 30 scuole romane dell’Anno Stregato hanno espresso la loro preferenza per Lorenzo Amurri;

– il Liceo Einstein di Berlino ha votato per Paolo Cognetti;

– gli Istituti Italiani di Cultura hanno votato Paolo Di Paolo (Atene), Walter Siti (Il Cairo), Paolo Cognetti (Helsinki), Aldo Busi (Kiev, Ucraina), Matteo Cellini (Los Angeles), Lorenzo Amurri (Montréal), Gaetano Cappelli (Mosca), Walter Siti (Tokyo), Walter Siti (Karl Franzens-Universität Graz).

Credits foto_ Musacchio&Ianniello

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