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Nokia, specchio della Finlandia in crisi

L’azienda giapponese Renesas Electronics ha annunciato la fine della produzione di modem wireless e il licenziamento di altri 800 lavoratori, quasi tutti ex dipendenti di Nokia.

Nokia è stata acquistata nel 2010 da Renesase. Il piano di ristrutturazione della compagnia prevedeva 10mila licenziamenti dal 2012 al 2013. La maggior parte dei tagli del personale c’è stata nell’area marketing, telefonia mobile e strategia di mercato. La nuova strategia è concentrata su Lumia e Asha.

La notizia di questa nuova ondata di licenziamenti è stata pubblicata dal quotidiano finlandese Helsingin Sanomat, che ha riaperto il dibattito sullo stato economico della Finlandia. È entrata in crisi anche una delle economie più solide e industrializzate d’Europa?

“Il settore forestale e quello delle telecomunicazioni sono in crisi e la politica economica congiunturale non può risolvere il problema”. Sono le parole del ministro dell’Economia della Finlandia, Jan Vapaavuori.

In un’infografica del Helsingin Sanomat si ricorda che il settore dell’elettronica è passato da 61.500 dipendenti nel 2008 ai 46.000 del marzo 2013, mentre Nokia, principale azienda del Paese, ha dimezzato i suoi impiegati. Erano 23.320 e oggi sono 11.000. Ma la compagnia ha assicurato che l’unità di ricerca e sviluppo continuerà con il suo impegno di crescita e non delocalizzerà. Rimarrà in Finlandia nonostante la crisi.



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