Il giorno dopo la proclamazione del vincitore, il Premio Strega tiene ancora banco.
Il trionfo di Walter Siti era quanto mai annunciato in questa 67esima edizione del Premio, ed è infatti il secondo posto che ha fatto registrare il colpo di scena finale.
Alessandro Perissinotto ha strappato la medaglia d’argento a Paolo Di Paolo con un solo voto di scarto, 78 a 77. Abbandonando la pacatezza che lo ha contraddistinto in questi ultimi giorni, il secondo classificato afferma di non aver gradito però il comportamento di Emanuele Trevi. Lo scrittore si è auto-sospeso dalla Giuria del Premio annunciando in quell’occasione di far il tifo per Siti, quando ancora il libro di Perissinotto non era uscito. “Non voglio passare per un autore che critica lo Strega. Anzi, da perdente, ci tengo a dire che resto un sostenitore di questo premio. Nonostante la vittoria fosse annunciata, quello di Siti resta un libro prestigioso. Di più: tutti i 12 libri finalisti sono di valore. Allo Strega ha vinto la letteratura” ha affermato l’autore edito da Piemme ad Affaritaliani.it.
Walter Siti e il gruppo Rcs d’altra parte si godono la sbornia dei vincitori, dopo 10 anni dalla vittoria di Melania Mazzucco con Vita nel 2003.
Siti confessa che lo incuriosisce l’idea di adattare cinematograficamente il suo Resistere non serve a niente e che preferirebbe la mano di Paolo Sorrentino a dirigerlo. Questa sera poi sarà a Viterbo ospite della manifestazione Caffeina Cultura.
Anche Simona Sparaco sta valutando proposte per una versione per il cinema del suo Nessuno sa di noi (Giunti), arrivato ultimo con 26 voti, ma forte di 70mila copie vendute.
Al quarto posto si è classificata Romana Petri con Figli dello stesso padre edito da Longanesi con 63 voti.
Non pochi inoltre hanno notato che l’evento quest’anno non è stato affollato come sempre. Di certo si sono notate alcune assenze eccellenti: il neo sindaco Ignazio Marino e Inge Feltrinelli. Gianni Alemanno, ex primo cittadino di Roma, invece era presente, come anche Francesco Rutelli e Barbara Palombelli. Al tavolo Rcs erano ospitati Paolo Mieli, Dacia Maraini e Cesare Romiti che intervistato da Antonio Caprarica durante la diretta di Rai Uno si è fatto sfuggire di aver votato per Siti, ma il voto è segreto e il giornalista con molta naturalezza è andato avanti.
E per capire quanto conti questo premio letterario nel nostro Paese, ecco le parole di Paolo di Paolo riportate da Repubblica.it “Lo Strega si può criticare in molti modi ma chi vuole fare lo scrittore in Italia sogna di far parte di questa competizione”.