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Prestiti online e tradizionali giù, timida ripresa dal 2015

Prestiti online

La situazione del credito al consumo in Italia rimane difficile: gli ultimi dati confermano il calo dei prestiti online e tradizionali alle famiglie.

 

Dopo anni che si vive nella stessa casa, l’uso quotidiano di elettrodomestici e mobili può logorarli. Inoltre ormai si sono diffusi elettrodomestici di ultima generazione che rendono quelli che abbiamo in casa obsoleti e dispendiosi dal punto di vista energetico. Tuttavia la decisione di cambiarli può essere difficile per l’ingente spesa che si deve sostenere, soprattutto in un periodo di crisi come quello che il nostro paese sta attraversando. Ma è proprio per questo che esistono i prestiti, e prima di scegliere quello più adatto è bene mettere i prestiti più vantaggiosi sul mercato a confronto per poi procedere con i nostri acquisti.

 

La crisi economico-finanziaria non dà tregua e tra i segnali più negativi vi è la permanenza del credit crunch, ovvero la contrazione delle erogazioni di prestiti a famiglie e imprese. I dati sono chiari e, secondo le stime fatte da Crif, Prometeia e Assofin nell’ultimo Osservatorio sul credito al dettaglio, si registrerà una ripresa solo a partire dal 2015. Andiamo più nello specifico e analizziamo dunque i numeri sulla situazione dell’erogazione di prestiti alle famiglie italiane nell’ultimo periodo: il 2012 ha fatto registrare una contrazione dell’11% rispetto al 2011 ed il trend negativo è più che confermato dal -5,9% segnato nel primo trimestre 2013 in confronto allo stesso periodo dello scorso anno.

Secondo i dati analizzati da Prometeia, Assofin e Crif, sono stati proprio i prestiti personali a subire più pesantemente il credit crunch con una contrazione del 10,8% nei primi tre mesi di quest’anno e del 15,4% nel 2012. A seguire troviamo i finanziamenti finalizzati con un -18% nel 2012 ed un -4,4% nel primo quarto del 2013, ed infine le cessioni del quinto, stipendio o pensione, che nel 2012 hanno subito addirittura un crollo del 20,7% rispetto al 2011, mentre nel primo trimestre di quest’anno sono a -3,5%.

Unico segno positivo nei dati dell’ Osservatorio sul credito al dettaglio è per i piccoli prestiti, cioè quei finanziamenti di basso importo per acquisti di vari beni e servizi, che nei primi tre mesi di quest’anno segnano una crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo 2012, anno in cui sono comunque calati del 2,5% rispetto al 2011.

Concludiamo ovviamente con le stime che i tre enti hanno fatto per il futuro: scontato dire che il triennio 2013-15 è visto ancora influenzato dalla crisi, dall’incertezza economica e dalla crisi finanziaria delle famiglie italiane; se per quest’anno si prevede una discesa nell’erogazione dei prestiti (-2,1%), per il 2014 ci si attende un segno di poco sopra lo 0, mentre per una ripresa si dovrà aspettare il 2015 (+2,3%).

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