La Germania ha raggiunto il nuovo record di potenza solare sfiorando i 24 gigawatt (GW), precisamente a 23,9 GW. Ma nei giorni precedenti era stato un susseguirsi di record infranti grazie ai molti impianti solari fotovoltaici sparsi per il Paese, che hanno fornito il 40% della domanda elettrica. E circa 8,5 milioni di persone vivono in edifici in cui vengono utilizzati sistemi di energia solare per la produzione di energia elettrica o di calore.
In questo momento la Germania è il leader mondiale per energia solare.
A fronte di picchi abbattuti uno dietro l’altro anche in Italia è stato segnato un nuovo record per le rinnovabili: a giugno le fonti pulite hanno generato il 50,2% dell’elettricità italiana, coprendo il 44,3% della domanda. In un anno – in base ai dati di giugno 2012 – la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta è passata dal 38,2% al 50,2%, mentre i consumi complessivamente sono diminuiti del 6,2%. E mentre fotovoltaico, eolico e idroelettrico fanno registrare livelli record di produzione, il termoelettrico scende di quasi il 23% con gli impianti a gas e a carbone in calo.
La tendenza riguarda tutto il primo semestre del 2013: con una produzione in calo del 4,1%, il comparto termoelettrico ha registrato una contrazione del 16,3% mentre idroelettrico (più 37,9%), eolico (più 31,4%) e fotovoltaico (più 15,2%) sono cresciute significativamente, rappresentando il 41% della produzione nazionale (più 9,6% rispetto al 2012). Lo scorso 16 giugno le rinnovabili hanno coperto il 100% del fabbisogno nazionale, e di fatto hanno azzerato per due ore il costo dell’elettricità.
A fronte di questa cavalcata, anche italiana, delle rinnovabili, gli incentivi per il fotovoltaico del Quinto conto energia sono finiti, il che vuol dire che si è arrivati alla soglia dei 6,7 miliardi decidi dal governo per aiutare il solare. Secondo i numeri delle associazioni di settore del solare oggi circa il 7% del fabbisogno energetico nazionale è coperto dal fotovoltaico e nel solo 2012 si è evitato di importare 2 miliardi di euro di gas, con il prezzo orario di picco dell’energia che si è ridotto fino al 26%; le ricadute benefiche valgono fino a 1,5 miliardi di euro.