Non è solo ironia quella che emerge oggi dal commento giornaliero di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano. La penna più tagliente del quotidiano diretto da Antonio Padellaro si occupa della imminente sentenza della Cassazione sul processo Mediaset che riguarda Silvio Berlusconi. E, sorpresa, pur essendo convinto della colpevolezza dell’ex premier Travaglio si sente quasi sconsolato, a leggere bene il commento che firma come di consueto sulla prima pagina del Fatto.
“Paradossalmente il meno preoccupato è proprio lui – scrive il giornalista e saggista anti Berlusconi per antonomasia – B. lo sa chi è B. e non ne ha mai fatto mistero”. Ma a tremare, secondo Travaglio, “sono tutti gli altri”. Questo perché “se lo assolvono, sarà la prova che era un innocente perseguitato; se lo condannano, sarà la prova che è un innocente perseguitato”.
Travaglio è talmente sconsolato che ammette: “Del merito del processo Mediaset, delle prove schiaccianti sul ruolo centrale di B. nella costruzione della macchina perfetta di decine di società off shore per frodare il fisco e portare fondi neri all’estero da usare per corrompere politici, giudici, forze dell’ordine e funzionari pubblici, non parla nessuno”.
Che tristezza per Marco Dettaglio, come lo ribattezza da giorni il quotidiano Il Foglio diretto da Giuliano Ferrara: al culmine del giustizialismo, i giustizialisti s’intristiscono.
