Tra furti e falsificazioni della carta di credito, nel nostro Paese un totale di 60 milioni di euro persi nel 2012: poca cosa rispetto a Francia e Regno Unito.
Quando i figli crescono e iniziano a chiedere soldi ai genitori per fare la ricarica del cellulare, andare al cinema il sabato pomeriggio e togliersi uno sfizio ogni tanto, i genitori decidono di dar loro una paghetta. Se però prima si mettevano le monete nei salvadanai, adesso si fa tutto con la moneta elettronica. Per scegliere la carta giusta decidono di mettere le carte di credito a confronto prima di selezionare quella che ritiene più adatta all’utilizzo che ne faranno i suoi figli.
In Europa si registra una continua crescita del totale dei costi, delle perdite di denaro a causa delle truffe alle carte di credito: che si tratti di furti piuttosto che di falsificazioni o altri escamotage dei criminali, spesso online, il Vecchio Continente non vive una buona situazione: le più alte perdite si segnalano in Francia, mentre in Italia la situazione appare migliore che in altri paesi. Un recente report per il 2012 sulle truffe ai danni delle nostre carte di credito è stato elaborato da FICO, società specializzata nella lotta a questi reati: come detto le metodologie più comuni sono il furto materiale della carta e la falsificazione della stessa tramite il reperimento dei dati via internet, magari con e-mail fasulle che invitano gli utenti a rilasciare i propri codici di sicurezza con la scusa di presunti aggiornamenti ai sistemi di sicurezza.
Fortunatamente nuove misure antitruffa come i chip o il Pin hanno reso effettivamente il lavoro più difficile ai criminali, che sono comunque sempre aggiornati e pronti a trovare nuovi modi di raggiro, come afferma Martin Warwick, specialista di FICO. In Italia, secondo la ricerca di FICO, l’ammontare dei costi dovuti alle truffe con la carta di credito è di circa 60 milioni di euro, meno che in altri Stati dell’UE ma purtroppo in crescita, forse perché è proprio in crescita la diffusione di tali strumenti di pagamento; i maggiori danni, circa 20 milioni nel 2012, sono dovuti alla falsificazione delle carte di credito, poi viene la truffa relativa al pagamento CNP che avviene di solito nelle transazioni effettuate via internet, fax o telefono, mentre il furto della carta di credito è relativamente poco praticato.
Comunque i 60 milioni di danni dovuti a questi reati in Italia sono poca cosa rispetto ai 442 milioni della Francia, ai 410 milioni della Gran Bretagna, ai 144 milioni della Germania: ma appunto come rileva FICO tutto ciò dipende dal molto minore uso della carta di credito rispetto al contante nel nostro Paese.