E’ davvero una situazione ottimale, e senza precedenti, quella in cui si trova il nuovo Ragioniere generale dello Stato.
Daniele Franco, che il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha voluto con sé al vertice del dicastero dell’Economia, arriva come Saccomanni proprio dalla Banca d’Italia. E lì, a breve, con tutta probabilità tornerà. Quindi, dicono gli addetti ai lavori, è nelle condizioni migliori per poter incidere nei capitoli della spesa pubblica da limare e tagliare senza tante riverenze per amministrazioni e burocrazie ministeriali e locali, di cui Franco non fa parte.
L’aspettativa dalla Banca d’Italia
Infatti, forse per la prima volta nella storia repubblicana, il Ragioniere generale dello Stato è a tempo. Come mai? Daniele Franco, secondo la ricostruzione di Formiche.net, è in aspettativa dalla Banca d’Italia, ai sensi dell’articolo 37 del Regolamento interno, senza retribuzione né altri benefit legati a quel rapporto di lavoro.
Il contratto a tempo col Mef
E’ al ministero dell’Economia e delle Finanze con un contratto a tempo determinato, della durata di 3 anni, con un incarico sottoposto a conferma in caso di cambio di governo anticipato rispetto alla scadenza.
I motivi della scelta
Chi lo conosce e ha avuto modo di parlare con lui di questo, dice che è stata una scelta che dipende dal fatto che tutta la sua carriera si è svolta in Bankitalia, dove così potrebbe anche tornare in ossequio al principio dello spoil system applicato per la prima volta alla Ragioneria generale dello Stato.