Le sue dimissioni erano state evocate da più di un osservatore per il pasticcio kazako che rischiava di travolgere il governo qualche settimana fa. Potrebbe essere invece questo il momento in cui il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Angelino Alfano sceglierà di fare un passo indietro.
Il retroscena lo racconta Ugo Magri sulla Stampa. In questo agosto ad altissima tensione, il Pdl sta mettendo a punto la strategia migliore per proteggere il suo leader Silvio Berlusconi dalla sentenza della Cassazione che presto potrebbe portarlo agli arresti domiciliari e per rilanciare il nuovo partito, la strombazzatissima Forza Italia 2.0. Per fare questo, si sta progettando un “tour sulle spiagge” di cui ha dato notizia il Giornale, con tanto di aerei nel cielo il giorno di Ferragosto.
Ma in questo clima da campagna elettorale permanente, ci vuole qualcuno che la coordini questa campagna elettorale. Ed ecco che in molti nel Pdl hanno individuato la figura di Alfano per questo ruolo. Del resto, è lui, anche se a volte lo si scorda, il segretario ufficiale del partito. Quindi perché non concentrarsi a guidarlo operativamente in questa fase difficile?, è quello che gli si domanda. Lui, racconta Magri, ci sta seriamente pensando. Prima il governo o il partito, “Angelino”?