Skip to main content

Cambia la percezione sul debito sovrano in Asia

Virgilio sosteneva che “l’unica sicurezza dei popoli conquistati era di non aspettarsi alcuna sicurezza”, a conferma dell’immutabile antitesi tra rischio e sicurezza che persiste tutt’oggi. Chi aveva investito in titoli di stato asiatici in valuta locale ed è stato costretto all’inattività durante le ultime crisi forse valuterà i recenti cambiamenti come un fattore liberatorio in grado di dare nuova linfa al mercato obbligazionario asiatico. I rischi sistemici in genere hanno provocato la flessione dei prezzi delle attività rischiose, registrata durante la crisi finanziaria asiatica del 1997, la crisi finanziaria del 2008 e la continua alternanza tra propensione e avversione al rischio nel 2010.

Storicamente, i rischi sistemici hanno provocato anche un’impennata del mercato, misurata solitamente dall’indice VIX5, e l’aumento dei prezzi dei titoli del Tesoro americano e dei Bund tedeschi poiché gli investitori si sono rivolti verso questi “porti sicuri”. Ma la percezione del mercato obbligazionario asiatico come “emergente” o “rischioso” ha iniziato a cambiare poiché la crisi da “finanziaria” è diventata “sovrana” quando i governi dei paesi sviluppati hanno incominciato a correre in soccorso delle banche stampando moneta. Di conseguenza, le obbligazioni asiatiche hanno cominciato a comportarsi come un porto sicuro nei periodi di avversione al rischio. Basti pensare che durante la crisi finanziaria del 2008, quando l’indice VIX salì a quota 80, i rendimenti obbligazionari asiatici salirono insieme all’indice mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro americano scesero a fronte della corsa verso la qualità da parte degli investitori. Nel 2010, con la continua alternanza tra propensione e avversione al rischio provocata dalle notizie che si diffondevano in Europa, i rendimenti dei titoli del Tesoro americano scesero ancora, come previsto, per una nuova corsa verso la qualità. Tuttavia nel 2010 scesero anche i rendimenti delle obbligazioni asiatiche, a conferma che l’approccio del mercato era cambiato.

Questo cambiamento nel rapporto tra rischio e sicurezza si può spiegare attraverso i fondamentali solidi. Al confronto l’Asia è una delle regioni in più rapida crescita al mondo e supera le economie sviluppate. Secondo il FMI6:
• i paesi in via di sviluppo in Asia cresceranno del 7% circa nel 2013 e 2014.
• I paesi ASEAN-57 cresceranno del 5,9% circa nel 2013 e del 5,5% nel 2014, una cifra molto più alta rispetto alle economie avanzate in Asia che cresceranno dell’1,2% nel 2013 e del 2,2% nel 2014. Il debito sovrano dei paesi asiatici in percentuale del prodotto interno lordo (Pil) è in media molto più basso rispetto alle nazioni sviluppate. L’indebitamento e la posizione fiscale sono assai più solidi rispetto a molti altri paesi asiatici considerati di categoria investment grade.

Inoltre, il debito dei paesi asiatici in media è relativamente più basso in percentuale del Pil. Inoltre, l’Asia ha recuperato costantemente dopo la crisi finanziaria, accumulando riserve in valuta estera piuttosto abbondanti. Le valute asiatiche in genere sembrano in grado di difendersi da possibili crisi o attacchi valutari. Inoltre i fondi pensione e i fondi di investimento sovrani stanno acquistando obbligazioni asiatiche, mentre le banche centrali stanno diversificando le riserve in valuta attraverso obbligazioni asiatiche. Grazie a questi fondamentali solidi, il mercato del reddito fisso in Asia viene percepito sempre più come un “porto sicuro” e viene gradualmente considerato dagli investitori su scala globale come fonte di diversificazione rispetto ai problemi strutturali delle nazioni sviluppate. Crediamo quindi che questo cambiamento nell’approccio al rapporto tra rischio e sicurezza relativamente al mercato obbligazionario asiatico richieda qualche riflessione.

David Tan
CIO Fixed Income Asia Pacific


×

Iscriviti alla newsletter