Perché Citizen Berlusconi ha vinto e continuerà a vincere, nonostante e, anzi, grazie anche all’invidia sociale resa suicidio politico – via magistratura – della “sinistra”?
Semplice: perché perfino Casarini, ex leader no global, oggi parla come lui, cioè dice sostanzialmente le cose che Berlusconi ha detto in questi ultimi vent’anni e che hanno infiammato la battaglia liberal-popolare del centrodestra: tasse, partite IVa proletarizzate, Equitalia forza di polizia fiscale, IRAP vergognosa, etc.
Volete una prova di ciò?
Ecco qua il video del Casarini completamente in linea con una certa linea di berlusconismo popolare e – paradossale, ma vero – contiguo ad un antico filone, di cui anch’io faccio parte, di sinistra non salottiera e avanzata sul terreno dell’analisi delle forme di produzione e di asservimento dei nuovi ceti produttivi che, dagli anni ’70 del secolo scorso, è stata letteralmente divorata dal comunismo statolatrico e burocratico-nichilista ancora oggi dominante.
Era la sinistra socialista che simpatizzava con Autonomia Operaia ed aveva capito che la questione non era l’alleanza tra i ceti produttivi e simili amenità del comunistese – al guinzaglio dei padroni che, in seguito, avrebbero preso la prima tessera del Pd (fra D’Alema, con la “prima merchant bank in cui non si parla inglese” installata a Palazzo Chigi e De Benedetti e quel che ne consegue, non sapremmo proprio cosa scegliere: diciamo nessun dei due…) – ma la realtà dell’ operaio.massa, ieri il proletario, oggi la partita IVA proletarizzata che, dai alla mano, e in un corso che dura vent’anni, ha spesso e volentieri votato Berlusconi: Casarini, dopo le molotov, si avvia verso la bandana e ci becca giusto, meditate gente, meditate.
Ergo: Citizen Berlusconi comprende l’anima popolare e realmente produttiva del nostro Paese, comprendendo – nel senso etimologico: prendendo tutto assieme – destra e sinistra.
Buon divertimento, perché a me queste scoperte fanno salire di brutto l’endorfina, e a voi?
