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Così la Cina ha superato l’e-commerce americano

Gli imprenditori interessati al mercato cinese dovranno prestare attenzione all’ultimo studio di Bain & Company: entro quest’anno la Cina supererà gli Stati Uniti nell’e-commerce.

L’anno scorso i consumatori cinesi avevano speso online 212 miliardi di dollari, 16 miliardi in meno dei loro omologhi statunitensi. Entro i prossimi due anni si prevede invece che sarà toccata la cifra di 539 miliardi di dollari, 3mila miliardi di yuan per fare i conti in valuta cinese.

Su 1,3 miliardi di cinesi 591 milioni vanno online, di questi 464 milioni lo fanno su smartphone o tablet. Secondo i dati del colosso cinese del settore, Alibaba, nei prossimi dieci anni l’online peserà per almeno la metà del commercio cinese.

“Superare gli Usa è una pietra miliare per il settore. Non esistono più distinzioni nette tra le strategie nei negozi reali, sul web o sulla rete mobile”, ha spiegato il coautore dello studio Serge Hoffmann citato dal China Daily.

Secondo quanto emerge dallo studio di Bain, oltre il 70 percento degli acquirenti cinesi cerca ciò che vuole comprare in rete e confronta i prezzi, quelli tra i prodotti online e quelli nei negozi tradizionali  e tra le diverse piattaforme di e-commerce. Per almeno la metà degli intervistati è proprio il costo la prima ragione che li spinge a fare compere in rete. Una percentuale che sale al 75 percento tra i consumatori disposti e con la possibilità di spendere, con salari di fascia alta.

Si tratta di quella classe media che, spiega Robert Theleen sempre sul China Daily, presidente della Camera di commercio statunitense a Shanghai, “ha molte aspettative sui prodotti e vuole avere certezze”.

La Reuters dà alcuni esempi di questo successo,  come quello del colosso degli elettrodomestici Haier, che opera sul sito business-to-consumer Tmall.com e ha visto i ricavi dell’e-commerce aumentare del 500 percento, passando a 633 milioni di yuan, il 2 percento del totale, nella prima metà dell’anno.

“La diffudione dei dispositivi mobili significa che tutti sono sempre connessi. Questo è uno dei fattori chiave”, ha spiegato Nicholas Studholme Wilson, analista per la Sun Hung Kai Financial di Hong Kong, all’agenzia britannica.

Uno degli ostacoli, secondo alcuni analisti, è legato alla logistica. Ma numeri uno del settore come Alibaba sono già in contatto con alcune delle principali società del settore per sviluppare la rete di infrastrutture e di consegna.


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