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Così Londra combatte lo spreco

4.4 milioni di tonnellate di cibo buttate ogni anno nella spazzatura inglese. Una persona su cinque nel Regno Unito vive sotto la soglia di povertà. E’ il paradosso delle moderne società che i volontari di “People’s Kitchen” a Londra da oltre 25 anni provano a combattere.”Le prugne possono finire nel dessert o nell’essiccatore. Qui sotto ci sono molti cipollotti freschi ancora perfettamente buoni”.Daniel è uno dei volontari di questa organizzazione di beneficenza. A fine giornata recupera il cibo destinato alla spazzatura da ristoranti e supermercati, poi insieme al suo amico cuoco Tom si mette al lavoro per preparare pasti caldi per i più bisognosi.”Come chef mi è capitato di vedere buttare cibo in tutti i ristoranti o a tutti gli eventi a cui ho lavorato, e in più su grande scala nei supermercati e in questi mercati all’ingrosso. Nessuno fa realmente qualcosa nel mondo Occidentale”.Probabilmente il cibo che Dan e Tom salvano ogni giorno finirebbe in questa discarica, un quantità di rifiuti che basterebbe a coprire un isolotto.”Paghiamo negozi e supermercati per distruggere il Pianeta, per produrre cibo un terzo del quale viene buttato. Come consumatori dobbiamo chiederci come possiamo cambiare il nostro comportamento. Quando al supermercato vediamo le carote tutte allineate e le mele che sembrano tutte uguali dobbiamo domandarci che fine hanno fatto quelle che non erano così perfette”, dice Tristram Stuart, un freegan, ovvero divoratore di cibo gettato via. Lui per scelta fa la spesa nei retro dei supermercati recuperando il cibo che viene scartato ma ancora buono da mangiare. Lui come Dan e Tom dimostrano che nella nostra società c’è spazio per un pranzo gratuito.

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