Dobbiamo porci una domanda molto dura ma chiara:
“Meglio un colpo secco per poi ripartire o una lenta agonia che renda impossibile ripartire?”
Il Governo Letta non fa quello che dovrebbe fare come principale missione:
1) Andare nell’Europa dell’euro a chiedere che venga abolita questa gestione germanocentrica che distrugge le economie di Spagna, Portogallo, Grecia, Italia e forse anche Francia, chiedendo che la Bce diventi una banca di ultima garanzia e si crei una gestione democratica della moneta.
– E appare evidente che l’euro sia sopravvalutato rispetto al dollaro ed alle altre monete importanti.
– Altrettanto evidente è che gli Usa e il Giappone (che ha un debito pubblico fortissimo) hanno rilanciato con l’inflazione, e inondando di nuova moneta stampata, le loro economie.
2) Dare un periodo di 6 mesi per attuare queste necessarie riforme o lasciare andare in rovina l’intera Comunità europea. “Muoia Sansone con tutti i filistei” è la minaccia che farebbe maturare le situazioni.
3) L’inflazione non ha mai rovinato i paesi che l’hanno adottata per sanare situazioni di crisi.
4) La recessione creata nell’illusione di risanare i conti, a detta di tanti economisti, rovina i paesi che l’hanno adottata.
Allora è meglio che Letta e il suo Governo cadano per porre l’Italia davanti alle proprie responsabilità e soprattutto diano lo shock definitivo che ci ponga di fronte alla dura realtà.
Il popolo italiano è ancora un popolo ricco che forse riuscirà a pagare il prezzo di un colpo secco e nessuno può far fallire un’economia sovrana così importante.
