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Indonesia, il pivot asiatico degli Usa per arginare Pechino

L’Indonesia è centrale per gli interessi statunitensi nel Sud est asiatico. In quest’ottica è stato letto l’accordo tra Washington e Giacarta per la vendita di otto elicotteri Apache per un valore di 500 milioni di euro, annunciato dal segretario alla Difesa Usa, Chuck Hagel, in visita nell’arcipelago. La tappa indonesiana era la seconda del tour del numero uno del Pentagono nella regione.

Secondo Hagel, che si è complimento per i progressi fatti nel campo della democrazia e del rispetto dei diritti, un’Indonesia forte è un bene per l’intero Sudest asiatico. Allacciare rapporti solidi con le nazioni della regione è una priorità nel riposizionamento statunitense in Asia, in quello che è considerato un tentativo di arginare l’influenza e l’assertività di Pechino.

Le aree di crisi che si aprono in altre parti del mondo non distoglieranno gli Stati Uniti dal cosiddetto “pivot” asiatico, ha detto Hagel. Un riposizionamento iniziato quando  capo della diplomazia Usa era Hillary Clinton e che continua benché all’inizio del secondo mandato del presidente Barack Obama le prime mosse del nuovo segretario di Stato, John Kerry, andassero nella direzione di un ritorno di Washington all’area mediorientale, tradizionale zona d’interesse.

In questo contesto l’Indonesia ha dalla sua parte l’essere la terza democrazia al mondo per numero di abitanti, dietro l’India e gli Stati Uniti, e il Paese con la più grande popolazione musulmana, l’85 percento dei 251 milioni di indonesiani.

Caduto il regime di Suharto nel 1998il Paese è oggi una democrazia compiuta, sebbene con difetti come la piaga della corruzione, che il prossimo anno andrà ai seggi per le elezioni presidenziali. Resta tuttavia l’ombra degli abusi commessi dall’esercito contro i separatisti papuani, e prima ancora a Timor Est, che nel 1999 spinsero Washington a cancellare i programmi d’addestramento e gli aiuti militari ripresi negli anni successivi. L’ultimo contestato episodio che ha coinvolto i militari riguarda un raid in una prigione a Yogyakarta durante il quale furono uccisi quattro detenuti.

Gli Apache, scrive il Christian Science Monitor, fanno parte dello sforzo per modernizzare l’equipaggiamento e i mezzi delle Forze armate indonesiane. A novembre del 2011 gli Usa fornirono a Giacarta 24 F-16 ammodernati e a maggio fu la Germania ad approvare la fornitura di 164 tank. Per il 2014 il Paese potrà contare su un budget per la difesa pari a 7,6 miliardi di dollari.


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