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Inventario della destra: Parigi chiama, Roma risponde

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento di Roberto Menia

La notizia è rimbalzata su qualche magazine di cultura politica più raffinato: la destra francese guarda al futuro e, Sarkozy o meno, si interroga su quale proposta costruire per riprendersi l’Eliseo dopo la politica balbettante del socialista François Hollande. Il numero uno dell’Ump, Copé, chiede l’inventario della destra. Una sorta di dibattito a più cervelli e a voce alta su quale contenitore costruire per riprendere a tessere il filo della grandeur degolliana, per non essere schiacciati da uno statalismo invasivo e pachidermico che non è la risposta, agile ed efficace, all’eurocrisi che certa stampa ha deciso di sottovalutare. E così, smaltite le tossine delle vacanze ferragostane, ha convocato simpatizzanti e intellighenzie per la prossima domenica in occasione di un seminario della sua fondazione. Tema: come riannodare i fili dell’Ump dopo la sconfitta elettorale? Quale proposta avanzare senza l’assillo di una leadership ingombrante e del passato? Chiaro il riferimento a Nicolas Sarkozy e alla sua squadra di ministri a cui ha riservato una stilettata precisa, quando ha tirato in ballo i passati cinque anni di governo senza che nessuno abbia fatto autocritica.

Curiosa questa concomitanza dell’azionismo francese con quanto sta accadendo alla destra di casa nostra, con il tentativo di edificare una Costituente nazionale che faccia tornare al dialogo le componenti balcanizzate. Ma anche un’occasione di riflessione, alta e programmatica. Il nodo è comune, al di qua e al di là delle Alpi: se la classe dirigente di ieri, a cui va dato il merito di aver dato un contributo storico e politico, comprenderà il pertugio in cui andrà gettato il nuovo seme, europeo e futurista, di una destra moderna – e farlo con un deciso passo indietro – allora il libro sarà arricchito da un altro capitolo “a droit”. Contrariamente, se prevarranno foto sbiadite che qualcuno vuole smacchiare o l’asfittico dibattito su un leader al tramonto che blocca un paese intero, sarà smarrita l’ultima occasione per trasformare un paese e una storia.

twitter@robertomenia

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