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Matteo Renzi in versione “Inti Illimani”

Ci voleva Matteo Renzi per ristabilire un po’ di ordine alla “Confusione” che la partecipazione di Moreno alla festa nazionale del Pd ha portato con sé.

La decisione di chiudere l’assise dei democratici con un concerto del vincitore di Amici, il rapper della hit “Che confusione” appunto, aveva suscitato critiche da parte dei militanti del partito. Che ne è stato della “buona coscienza cantautoriale” per dirla con Aldo Grasso, dei Vecchioni, Guccini, De Gregori, da sempre protagonisti delle feste di sinistra? Spazzati via da Moreno, emblema di quel mondo pop che il popolo di sinistra evita come la peste? Ma ecco, ironia della sorte, che a dare il giusto riequilibrio ci pensa il rappresentante più pop del Pd. O almeno la sua città.

Alla Festa democratica di Firenze, in programma dal 23 agosto al 15 settembre, infatti le guest star saranno gli Inti Illimani, il gruppo cileno simbolo della sinistra. Cantanti impegnatissimi civilmente, di quelli adorati anche dai più radical-chic, con una grande storia da raccontare visto che sono stati esuli per 15 anni dal loro Paese a causa del golpe di Pinochet del 1973. Saranno loro a scaldare il palco dell’Obi Hall mercoledì 11 prima del grande arrivo del padrone di casa venerdì 13.

Già, un padrone di casa sempre più in versione “Inti Illimani”, ormai lontano dalle ospitate da Maria De Filippi e dalle citazioni pop alla Luciano Ligabue, concentratissimo a conquistare quel popolo di sinistra che prima non si fidava di lui e oggi affolla le feste del Pd per applaudirlo.


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