Mentre il presidente americano Barack Obama si starebbe preparando per sferrare il primo attacco in Siria contro il regime di Assad, le buone notizie arrivano dal fronte interno sulla necessità di un nuovo rialzo del tetto del debito pubblico. Gli Stati Uniti continuano comunque nella loro ripresa, resa possibile dalla politica monetaria della Fed che si prepara infatti a tirare i cordoni della borsa.
La crescita del Pil nel secondo trimestre
Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo americano è cresciuto del 2,5%, contro il rialzo dell’1,7% della stima preliminare di un mese fa. La prima revisione del dato, diffusa dal dipartimento al Commercio (quella finale arriverà a fine settembre), è molto al di sopra delle previsioni degli analisti, che attendevano un +2,2%.
Gli investimenti privati in crescita
I profitti aziendali sono aumentati del 2,6% rispetto al primo trimestre, fatto che alimenta l’ottimismo sulla possibilità delle aziende di aumentare la forza lavoro e gli investimenti nei mesi a venire.
Il boom dell’export
Anche le esportazioni sono cresciute più del previsto: l’aumento dell’8,6% su base annuale allenta le preoccupazioni sull’impatto sugli Stati Uniti di un rallentamento della crescita all’estero.
Il miglioramento è un segno della stabilizzazione l’economia globale, con l’Europa che sta emergendo dalla più lunga recessione dalla Seconda guerra mondiale e la Cina che vede calare la crescita meno velocemente.
Il calo delle richieste di disoccupazione
La conferma della ripresa arriva anche dalle richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti, che, nella scorsa settimana, sono scese di 6.000 unità a quota 331.000. Un dato migliore delle attese degli analisti, ma che, d’altra parte, manda nel panico Wall Street per i timori che il raggiungimento della soglia stabilita dalla Fed per l’interruzione delle sue immissioni di liquidità mensili da 85 miliardi di dollari arrivi troppo presto. Ma a deciderlo sarà ormai solo il successore del governatore Ben Bernanke, che in molti ormai ritengono sarà Larry Summers.