Le elezioni tedesche si avvicinano e la febbre dei sondaggi ha cominciato a farsi sentire anche in Germania. Sia chiaro, non c’è il feticismo tipicamente italiano per i sondaggi e non ci sono miliardi di pareri piazzati in modo sparso tra un tg e l’altro.
Anche sui sondaggi i tedeschi si mantengono pacati, organizzati ed estremamente cauti. Fino all’ultimo momento non si conosceranno le reali intenzioni degli elettori, tuttavia le previsioni indicano che la CDU di Angela Merkel, trainata soprattutto dalla CSU bavarese, potrebbe rivincere le elezioni e per la terza volta sarebbe cancelliera.
La situazione potrebbe rovesciarsi se l’SPD si allea con i Verdi. Alcuni osservatori parlano di una nuova grosse koalition, mal vista sia dalle frange più a sinistra dell’SPD sia da alcuni esponenti della CDU. L’esperienza, tuttavia, non sarebbe così drammatica. Come ha detto nell’intervista rilasciata al blogger Tilo Jung, Peer Steinbrück, nel 2008 lui e Angela Merkel erano la coppia perfetta e quella che serviva alla Germania.
Tra i vari siti, quello che mi sembra più chiaro e ben strutturato è quello di Der Spiegel (politik). I sondaggi sono aggiornanti periodicamente con un grafico molto pulito che indica l’andamento dei maggiori partiti in corsa. I dati sono anche visibili per Länder.
I dati sono raccolti da alcuni importanti istituti di ricerca tedeschi, indicati proprio sotto al grafico principale: GMS, Allensbach, Forschungsgruppe Wahlen, Infratest Dimap, TNS Emmid e Forsa. I dati dei sondaggi sono pressoché identici. Sinonimo di una stima accurata e di calcoli omogenei.
Dai dati disponibili, anche se alcuni sondaggi sono precedenti e altri sono del 28 agosto, emergono almeno tre considerazioni (tra le tante possibili) da fare:
1) a livello di Länder il partito che supporta Angela Merkel, non è forte come a livello nazionale. Mentre il maggiore partito di opposizione, ossia l’SPD presenta risultati molto più positivi che non con la % a livello nazionale;
2) così come accade in Italia, i partiti che orbitano tra la sinistra e il centro sinistra sono più divisi che non i partiti del centro destra. L’alleanza CDU e CSU (che è molto forte in Baviera, con quasi il 50% dei consensi) è salda. La CSU consente al partito della cancelliera di superare la soglia del 40% anche se nei singoli Land la CDU oscilla tra il 20% in Amburgo e a Brema (il minimo) e il 39% (nel Baden per esempio o nell’Assia). A Berlino la SPD è il primo partito, come in tutta la ex Germania orientale e anche nella Westfalia.
3) I partiti della sinistra radicale, per esempio i Die Linke sono molto forti nella parte orientale della Germania (storicamente legata a politiche di sinistra) e quasi inesistente nel Sud, cioè nella zona occidentale e più ricca del Paese (si passa da un 22% nel Brandeburgo, ad un 3% nella Baviera e nel Baden Wüttenberg).
La storia della Germania spiega abbastanza bene queste divisioni, in modo molto più semplice e chiaro che non in Italia. Le divisioni dovute all’ex blocco sovietico spiegano ancora certe tendenze politiche e certe contrapposizioni. Dopotutto, il Sud resta ancora la parte più produttiva e ricca della Germania, una delle aree più economicamente avanzate del mondo. L’ex blocco orientale resta invece poco sviluppato, tanto che la capitale stessa della Germania, Berlino, città tra le più dinamiche e frizzanti d’Europa, mantiene i tassi di disoccupazione più alti e i più bassi per quanto riguarda il reddito pro-capite.
Uno dei motti su Berlino recita: “Berlino, povera ma sexy”.
Se i dati riportati saranno confermati anche il 22 settembre 2013, giorno delle elezioni, Angela Merkel potrebbe essere per la terza volta cancelliera, dato che il partito CDU alleato con la CSU raggiungerebbe il 40-41% dei consensi. Le forze di oppostizione si attesterebbero al 22-25% per la SPD, i Die Grünen tra l’11e il 14%, i Die Linke tra il 7 e il 10%, l’FDP (altro possibile alleato di Angela Merkel) tra il 4 e il 7% mentre il partito dei Pirati non supererebbe il 3% restando quindi fuori dall’assegnazione dei seggi per il parlamento (lo sbarramento è al 4%).
La SPD dovrebbe allearsi con i Grünen per avere una possibilità concreta di vittoria, ma anche in questo caso lo scenario più probabile resta una nuova grosse koalition. Ironia vuole, così come accade credo in ogni Paese occidentale, che le forze socialiste e di sinistra siano sempre maggioranza nel Paese, ma a causa delle loro divisioni interne e delle difficoltà di convergere su una prospettiva comune li riducano puntualmente a forze di minoranza. Tristemente ironico.