Nonostante la condanna per frode fiscale dell’ex premier e leader del Pdl Silvio Berlusconi, lo spread sui titoli statali italiani è diminuito toccando ieri il livello minimo degli ultimi due anni, forte anche del rialzo dei Bund tedeschi. L’economia italiana sì è contratta ancora nel secondo trimestre ma con un calo dello 0,2% rispetto a quello precedente. Dati che per ora, secondo il centro studi Deutsche Bank, permettono di tirare un sospiro di sollievo e di guardare ad un quarto trimestre del 2013 in crescita. Ma l’incertezza politica resta, così come il rischio di elezioni anticipate.
Indice Pmi in rialzo e copertura del programma Omt
Non solo spread. “E’ stato anche l’indice manifatturiero Pmi in miglioramento a stupire, con un balzo al 50,4 dal 49,1 di giugno e per la prima volta negli ultimi due anni sopra la soglia di 50″. Sulla base di questi dati, DB ritiene che “dopo due anni la recessione dovrebbe lasciare il posto ad una graduale ripresa, con un Pil finalmente in crescita nel quarto trimestre del 2013. Con il programma della Bce di acquisto di titoli Omt (Outright Monetary Transitions), mai attuato ma che continua a rappresentare una misura di protezione, i mercati hanno ignorato la crescente incertezza politica finora. Che, tuttavia, resta un elemento perenne del sistema italiano e continuerà ad influenzare il sentiment economico-finanziario dei mercati”.
Il nodo Imu e il bisogno di riforme
Mentre la condanna di Berlusconi e la persistente incertezza sulla durata della sua interdizione dai pubblici uffici “difficilmente potranno mettere a rischio la vita del governo Letta, le tensioni sul lato fiscale, come quelle sull’Imu, o su altri argomenti spinosi potrebbero provocare un ritorno alle urne nei prossimi 12 o 15 mesi”. Le elezioni anticipate e la correlata incertezza politica che causerebbe “la paralisi del governo potrebbero minare non solo la ripresa economica, ma anche le cruciali riforme fiscali, costituzionali e strutturali di cui il Paese ha bisogno per tornare su un percorso di crescita“.