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Usa, paura per il rischio di bombe impiantate nel corpo di kamikaze

L’allarme terrorismo non si placa. Non solo gli Usa ma anche le ambasciate di alcuni paesi europei (Francia e Gran Bretagna) resteranno chiuse nei prossimi giorni fino alla conclusione del Ramadan. Intanto, le indiscrezioni continuano a circolare sui media americani e arabi.
L’ultimo allarme attentati di al Qaeda contro gli Stati Uniti e gli interessi americani nel mondo rilancia l’ipotesi di “bombe impiantate chirurgicamente nel corpo di kamikaze”, non rilevabili dei metal detector in uso negli aeroporti ed in tutti gli edifici governativi. E’ quanto ha riferito alla Abc un alto funzionario dell’amministrazione Obama sottolineando come, “questa è gente che ha sviluppato tecniche per rendere inefficaci i nostri metodi di rilevazione”, delle minacce. L’intelligence americana, aggiunge Abc, è rimasta così sorpresa che nelle conversazioni tra i vertici di al Qaeda, che hanno portato sabato a diramare un allerta globale, non sia stato usato un linguaggio in codice tanto da indurli a ritenere che sapevano di essere intercettati.

L’allerta rimbalza anche in Pakistan, uno dei paesi – insieme allo Yemen – considerato fra i più a rischio. A far scattare l’allarme è stato un segnale di preavviso della minaccia diffuso dalle agenzie d’intelligence secondo cui i Talebani del Pakistan starebbero preparando il “più grande attacco di sempre”. I possibili obiettivi, stando a funzionari citati dall’agenzia di stampa Dpa dopo le indiscrezioni di stampa circolate nelle ultime ore, sarebbero leader politici, così come prigioni, aeroporti, ambasciate e siti militari. E’ qui che la sicurezza è stata rafforzata ai massimi livelli e la capitale Islamabad è una città blindata. La notizia arriva dopo la serie di evasioni che ha coinvolto centinaia di terroristi e criminali in Pakistan, cosi’ come in Iraq e Libia, e dopo l’allarme terrorismo diffuso dagli Stati Uniti. L’ambasciata Usa a Islamabad non è al momento tra quelle che Washington ha deciso di chiudere di fronte alla minaccia terroristica. Intanto, stando alle fonti della Dpa, un’operazione delle forze speciali dell’unita’ antiterrorismo e’ in corso nella zona delle Margalla Hills, che dominano Islamabad. Il timore è che le montagne possano essere divenute un covo per gli insorti. “Siamo di fronte a una minaccia specifica”, ha detto Sikandar Hayat, capo della polizia di Islamabad, secondo il quale il piano dei Talebani potrebbe prevedere attacchi contro obiettivi “sensibili” lungo Constitutional Avenue, il viale principale della capitale.


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