Dopo aver trascorso settimane dietro alle vicende politiche tedesche sento di poter dire, senza alcuna esitazione, che l’Italia ha davvero molto da imparare, e soprattutto i politici italiani, hanno molto da imparare su come si conduce una campagna elettorale vera, su come si affrontano tempi seri e sul come lo si fa: pacatamente e senza starnazzamenti.
Detto ciò, ci sono diverse cose da dire su queste elezioni tedesche, cercherò di essere breve:
Date una Merkel anche a noi!
La situazione politica italiana è per me sempre meno comprensibile e sempre più sconcertante. Dopo aver vissuto la campagna elettorale tedesca, dalla SPD alla CDU, dai Verdi ai Die Linke, dai Pirati alla AfD, posso dire che l’Italia ha solo da imparare. Abbiamo politici che non affrontano mai temi seri, che non parlano mai chiaramente e che si limitano ad urlarsi addosso a vicenda, perchè l’italiano sembra molto affascinano da chi grida di più, una sorta di “celodurismo” di bossiana memoria che francamente è davvero deprimente. Angie ha vinto senza un solo grido, a malapena si è spostata. Muoversi rimanendo fermi, ecco la stoicità di questa leader teutonica. Da noi, nessuno si muove, ma tutti scalpitano.
Chiudiamo con Berlusconi?
Sempre dalla Germania l’Italia potrebbe imparare che un leader non è eterno, a meno che questo non abbia o il dono dell’eterna giovinezza o faccia bene il proprio lavoro. In Germania ci sono stati governi duraturi, tre o quattro mandati consecutivi: nessuna regola dell’alternanza, e poi perché mai dovrebbe esserci una simile regola? La Germania è la prima potenza economica e industriale d’Europa, e l’Italia? Abbiamo avuto Berlusconi per un ventennio, con qualche pausa durante i Governi Prodi, eppure, malgrado questo signora non abbia mai fatto niente di buono se non per se stesso, è ancora dove è e si permette (e gli è permesso) di manipolare informazioni e monopolizzare canali tv per parlare dei suoi problemi. I tedeschi mi dicono: non capiamo gli italiani. E io rispondo:nemmeno io.
Più concretezza e meno fantasie
In Italia abbiamo il vizio del sogno. Ogni promessa è percepita come verità futura. Abbiamo avuto politici di ogni colore politico capaci di promettere mari e monti, quando poi non hanno mai mantenuto una sola cosa. In Germania avrebbero pagato subito il conto, da noi sono sempre al loro posto da decenni. Ora abbiamo anche un M5S che avrebbe dovuto fare una rivoluzione sociale e civile unica nella storia del Paese, invece hanno dato inizio ad una politica del vuoto cosmico, fatta di battibecchi e litigi surreali, di campeggio sui tetti e di stornelli: quando si passa all’azione? Il futuro prossimo è quello dei Pirati in Germania: 2.1%.
CDU/SPD, in ogni caso la Germania è la priorità
il sentimento diffuso, e l’idea che mi sono fatto in queste settimane, è che per le persone poco conta effettivamente chi arriva al potere. Lo scontro è su minuzie, in entrambi i casi, chiunque viene eletto ha lo scopo di fare il bene della Germania, e udite udite, lo fanno davvero. Angela Merkel ha mantenuto la Germania salda e prospera, la fiducia rinnovata dagli elettori è un riconoscimento che la rende ancora più forte di prima.
Questi sono alcuni pensieri che mi sono passati per la testa poco fa, ho deciso di condividerli con i lettori. Ma c’è anche un’analisi più approfondita con dati e commenti circa i trend delle elezioni tedesche dal 1949 ad oggi che ho fatto e che non ho voluto aggiungere per evitare di appesantire la lettura.
Lascio come riferimento la pagina del blog di sociologia in cui potete trovare questo piccolo approfondimento sulla situazione politica tedesca: >>QUI<<