Pubblichiamo il commento di Marco Bertoncini uscito oggi sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi, grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori.
Sarà oggi, sarà lunedì, si aspetta il videomessaggio, sarà preceduta dalla riunione della giunta. La crisi di governo è annunciata da molti, con difformità sulla data. Con una riserva essenziale, tuttavia, appartenente sia al presidente del consiglio, sia a non pochi dirigenti del Pd, sia ad alcuni fra gli stessi berluscones: è tutta una finta.
Il Cav le tenta tutte, tira la corda il più possibile, vuole ottenere l’agibilità politica dal Pd, dal Colle, dalla giunta, e allora esaspera il ricatto fino ai limiti del possibile. Poi, però, starà attento prima di scassare il governo. Tale riflessione, condensabile nel reputare un bluff quello attuato da Arcore, emerge pure negli inviti, provenienti da alcuni organi d’informazione, a meditare sulle conseguenze internazionali del venir meno del governo.
Al tempo medesimo, si ripetono le considerazioni sull’insussistenza della consequenzialità crisi-urne, con il Letta-bis, con il governo Amato (è venuta fuori anche questa ipotesi), con una nuova maggioranza (raccogliticcia fin che si voglia), con il gabinetto di scopo per la legge elettorale_ Insomma, c’è chi continua a credere che B. non andrà fino alle ultime conseguenze delle sue sfide.
Leggi l’articolo completo su Italia Oggi