Skip to main content

Dove si investe (davvero) nella sicurezza

Gli americani, è noto, sono particolarmente attenti – al limite della fissazione – alla sicurezza, soprattutto nei luoghi pubblici. Sarebbero in grado di spaventare chiunque. Ma sono efficaci, e ottengono il loro risultato (in questo caso, la sicurezza di chi frequenta posti pubblici). Di seguito la testimonianza di un’esercitazione dell’Arizona State University – la prima università pubblica degli Stati Uniti – relativa alle norme di sicurezza in caso di incendio.

Durante la prima settimana di orientamento riservata agli studenti appena arrivati a Phoenix per il nuovo anno accademico, l’Arizona State University organizza delle esercitazioni in cui si spiega come ci si deve comportare in caso di incendio. Le dimostrazioni, tenute da esperti e riservate agli studenti che dovranno, oltre che frequentare, tenere dei corsi (i cosiddetti TA, Teatching Assistant), constano di un resoconto sui precedenti casi di incendio – supportato da dati e statistiche che aiutano a comprendere l’efficacia degli interventi e dei provvedimenti presi – e di una vera e propria esercitazione in cui viene spiegato come comportarsi in tali situazioni di emergenza.

I Teatching Assistant hanno l’obbligo di seguire questa lezione (gli americani parlano di training, ossia di un vero e proprio allenamento) e di prestare la massima attenzione. Ne andrà della loro incolumità e della sicurezza della classe in cui questi insegnano.  Gli americani, oltre ad essere particolarmente attenti alla sicurezza, sono anche estremamente pragmatici e scrupolosi, tanto da arrivare a soffermarsi anche su ciò che può apparire ovvio, ma che – in un contesto in cui bisogna far sì che tutto funzioni alla perfezione – diventa essenziale. Ecco alcuni dei principali consigli che vengono dispensati durante il training: chiudere le finestre per ridurre l’entrata di ossigeno (che ravviverebbe il fuoco), scendere verso il basso (dato che le fiamme si propagano verso l’alto), puntare l’estintore verso la base della fiamma e non verso la punta per spegnere il fuoco. Mediamente una stanza grande viene distrutta dal fuoco in quarantacinque secondi, mentre le persone che la occupano impiegano due minuti e mezzo per evacuarla. Questo dato dimostra evidentemente che è necessario organizzarsi in modo ordinato e rapido per poter evacuare un edificio nel minor tempo possibile. Ricordo, durante le scuole dell’obbligo, di aver partecipato in Italia ad alcune di queste esercitazioni, che venivano vissute da noi studenti come un’allegra scampagnata e un modo per saltare un’ora di lezione. I nostri insegnanti, ovviamente, non sapevano affatto come maneggiare un estintore, in caso di necessità. Competenza che invece, nell’Arizona State University, viene richiesta ai nuovi insegnanti ai quali, dunque, è offerto un training tenuto da chi la sicurezza la gestisce per davvero. Gli esperti si soffermano anche sulla storia dei  materiali utilizzati nella costruzione degli edifici: l’amianto, ad esempio, cui effetti cancerogeni sono stati messi un luce negli ultimi trent’anni, veniva precedentemente utilizzato per la sua proprietà di sostanza non infiammabile.

A fine dimostrazione viene raccontato un episodio significativo: durante un incendio, avvenuto in un momento in cui l’edificio proprio dell’Arizona State University era occupato da trecento persone, non è stata registrata nemmeno una vittima, perché tutti erano al corrente delle norme di sicurezza e soprattutto delle operazioni necessarie per trarsi in salvo. Potrà sembrare un eccesso di premura o una patetica esagerazione quella di tenere un corso apposito – e obbligatorio –su come mettersi in salvo in caso di incendio.

Tuttavia, grazie a queste premure, il risparmio di vite (ma anche quello economico, perché se gli incendi vengono sedati per tempo gli edifici non bruciano e i soldi spesi per costruirli neanche) è evidente. Oltre a ciò, si creano delle figure professionali specializzate – quelle, appunto, di chi forma i TA alle norme antincendio – che si vanno a sostituire ai temerari amanti del fai-da-te anche in queste circostanze di emergenza. Un modo sensato – ed efficace – di investire sulla sicurezza.

Twitter @FraOnorato



×

Iscriviti alla newsletter