Crisi economica e finanziaria hanno mandato a picco profitti di società e conti degli Stati colpiti dalla tensione sui debiti sovrani. Ma i potenti del mondo sembrano non essere stati nemmeno sfiorati da volatilità, spread, taper e chi più ne ha più ne metta. Semplicemente, “i soldi fanno i soldi”, dice il proverbio, e chi ha potuto ed ha saputo sfruttare patrimoni già esorbitanti è riuscito ad approfittare della crisi come non mai. Ecco perché la classifica sugli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes registra solo aumenti record.
A cinque anni dall’esplosione della crisi finanziaria che ha minacciato l’economia globale, i super ricchi americani vedono infatti crescere la loro fortuna fino a livelli mai registrati prima. Secondo la stima del magazine Forbes, i 400 milionari americani con il patrimonio più consistente, valgono oggi oltre 2.000 miliardi di dollari, 300 in più rispetto ai 1.700 del 2012, una cifra che supera di poco l’intera economia della Russia.
La ricchezza media del patrimonio di questi “zii paperoni” presenti in lista equivale alla cifra record di 5 miliardi di dollari, 800 milioni in più rispetto al 2012, quella minima si aggira invece attorno agli 1,3 miliardi.
Il podio
Per il 20esimo anno di fila, l’americano più ricco è Bill Gates, fondatore di Microsoft con un patrimonio di 72 miliardi di dollari, sfilando anche il titolo di uomo più ricco del mondo al magnate messicano delle telecomunicazioni Carlos Slim. Al secondo posto figura Warren Buffett con 58,5 miliardi di dollari. Chiude il podio l’amministratore di Oracle, Larry Ellison, con 41 miliardi di dollari.
Gli altri ricconi
Nella top 20 sono presenti anche il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg (19esimo posto con 19 miliardi di dollari) e l’imprenditore Carl Icahn (18esimo con 20,3 miliardi). David Duffield, co-fondatore di Workday, ha visto aumentare di più il proprio patrimonio, triplicato a 6,4 miliardi di dollari. Al decimo posto il sindaco uscente di New York, Michael Bloomberg, con 31 miliardi di dollari, al trentesimo invece il magnate dei media, Rupert Murdoch, 13,4 miliardi.
New entry e silurati
Tra i nuovi entrati, invece, Michael Rubin, imprenditore nel merchandising sportivo con la catena Fanatics, al 243esimo posto con 2,3 miliardi. E ancora Jeff Sutton, proprietario di negozi sulla Fifth Avenue e a Times Square, al 273esimo con 2 miliardi di dollari. Infine tra i nuovi ingressi il 35enne Robert Pera, fondatore di Ubiquiti Networks, multinazionale che si occupa di prodotti wireless, al 293esimo posto con 1,95 miliardi di dollari.
Solo nove under 40 sono presenti nella lista e solo 30 dei nomi dei 400 super ricchi d’America presenti nella lista anche l’anno scorso si sono ritrovati più poveri, mentre solo 28 persone ne sono uscite.