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I furbastri dell’Alto Adige

Niente nomi italiani, “bollati come fascisti”, e niente obbligo di bandiera italiana nei rifugi di montagna altoatesini.
La proposta lanciata dal partito separatista di Eva Klotz e Sven Knoll, è stata approvata qualche giorno fa in Consiglio provinciale a Bolzano.
Gli aficionados separatisti e i loro supporter della SVP, se fossero coerenti, dovrebbero battersi non solo per il passaggio dell’Alto Adige all’Austria, ma, se ciò accadesse, anche per il riconoscimento da parte austriaca alla minoranza italiana dello stesso trattamento che l’Italia riconosce a quella di lingua tedesca.
Dubitiamo che l’Austria accetterebbe, mentre da tempo stiamo riflettendo sull’assurdità di mantenere in vita le diverse situazioni esistenti tra Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale.
Coerenti con il pensiero del prof. Miglio anche noi perseguiamo l’obiettivo delle macroregioni, tra cui quella del Nord-Est.
Intanto, i furbi altoatesini guardano all’Austria continuando a godere di un trattamento di enorme favore da parte italiana. Prendono i soldi e fanno ammainare la nostra bandiera.

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