Mazzarri, livornese tosto e tenace, in poco più di 2 mesi, ha trasformato l’Inter del giovane e ancora inesperto Stramaccioni, moscia e fuori da tutte le competizioni, in una squadra non eccezionale, sotto il profilo tecnico, ma combattiva, sempre, anche con squadre, sulla carta, migliori.
Sembra che i nuovi proprietari, indonesiani, della società nerazzurra, incredibilmente, non intendano confermare l’ex allenatore del Napoli.
A quel punto, vedrei bene il toscano, uomo di sinistra, come il concittadino Allegri, nel ruolo di nuovo leader del Pd.
Sono convinto che ai democrat, in questa fase confusa, con il partito di fatto diretto dalla strana coppia Napolitano-Letta, più che l’ennesimo leaderino, o un fine intellettuale, tipo il triestino, ex dalemiano Cuperlo, occorra un forte motivatore. Qualità che possiede -eccome !-Mazzarri, coach decisionista, rispettoso del lavoro altrui, ma non disponibile ad accettare ingerenze nel proprio, come ha dimostrato in una piazza calda come Napoli e con un Presidente, straricco e presenzialista, come il produttore don Aurelio de Laurentiis.
Pietro Mancini
Mazzarri meglio di Cuperlo come leader. Al PD occorre un motivatore!
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