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New York, un italo-americano alla guida della Grande Mela?

Tutto pronto per l’elezione del nuovo sindaco di New York. Il repubblicano Joe Lhota e il democratico Bill De Blasio, di origine italiane, hanno vinto ieri le primarie dei rispettivi partiti.
Anche se ancora i risultati non sono definitivi, Bill De Blasio è oltre la soglia del 40% delle preferenze all’interno del partito Democratico. Un risultato che gli eviterebbe il ballottaggio e porterebbe De Blasio direttamente alle elezioni del 5 novembre, altrimenti dovrà giocarsela con Bill Thompson, che ha raccolto il 26,2% dei consensi.

Tra poveri e ricchi
New York è una città piena di contraddizioni. Ha una forte tradizione democratica, ma al momento di scegliere il proprio sindaco i cittadini preferiscono spesso l’opzione repubblicana. È successo così negli ultimi vent’anni.

“Storia di due città”, una definizione dello scrittore Charles Dickens, è lo spot della campagna elettorale di De Blasio, in riferimento alle differenze tra poveri e ricchi nella Grande Mela.
De Blasio, al quarto posto nei sondaggi di luglio, ha rimontato grazie a un programma centrato sulla difesa dei più bisognosi. Cresciuto a Cambridge (Massachusetts), ha rinunciato al cognome del padre (Wilhelm), un veterano con problemi di alcolismo, per scegliere quello della mamma.

De Blasio è il più liberale tra i candidati democratici e in caso di vittoria diventerebbe il terzo sindaco di New York di origini italiane. Alla guida della città americana ci sono stati già Fiorello La Guardia (in carica dal 1934 al 1945) e Rudolph Giuliani (dal 1994 al 2001).

Il programma di governo
Tra le proposte di De Blasio c’è l’aumento di salari e benefit per i lavoratori che hanno gli stipendi più bassi, il pagamento dei giorni di malattia, la maternità retribuita e il salario minimo locale.
Nel settore dell’edilizia, il candidato vuole ridurre la portata della legge che garantisce sgravi fiscali ai costruttori di alloggi di lusso. Cercherà di estendere la rete di piste ciclabili e il bike-sharing puntando a far arrivare al 6%, entro il 2020, la percentuale di spostamenti su due ruote.

De Blasio ha dichiarato di voler porre un freno alla controversa pratica voluta da Bloomberg nota come “Stop and frisk” (che permette alla polizia di effettuare controlli fermando e perquisendo le persone in strada senza l’esistenza di un motivo specifico) così come recentemente ordinato da un giudice federale, che l’ha definita incostituzionale.

L’idea più ardita per una società come quella americana? Una scuola materna gratis per i ceti meno abbienti, finanziata dalle imposte versate da chi guadagna oltre 500mila dollari.

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