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Dopo il Mundial, Prandelli addio! Ma i tifosi dell’Italia stiano… Allegri!

I tantissimi tifosi della Nazionale stiano… Allegri! Dopo il mundial 2014, il conte Max è il candidato più accreditato alla successione di Prandelli, l’attuale commissario tecnico. Per lui, dopo Rio, moglie nuova, dopo la dolorosa scomparsa della prima, e squadrone nuovo.
Quale? Lo aspettano a braccia aperte, e già pronti a firmare un assegnone di 3 milioni di euro, il Milan, o il club, i cui colori Prandelli ha difeso, nel corso della sua lunga e dignitosa vita da mediano: la Juventus, il cui rapporto con Conte non è più solido come 2 anni fa.
E, nella scelta prandelliana, l’aspetto economico ha avuto il suo notevole peso. La Federcalcio corrisponde, infatti, al tecnico bresciano poco meno di 1 milione e 500 mila euro annui.
Inoltre, Prandelli ritiene che stia per esaurirsi il suo ciclo, cominciato dopo la seconda, disastrosa, esperienza di Lippi, subito eliminato nel 2010 in Sud Africa.

Il successore di Marcellone ha ereditato una squadra vecchia e stanca, rifondandola e portandola a un buon secondo posto agli Europei e a un terzo alla Confederation Cup. E, con 2 successi contro la Bulgaria e la Repubblica Ceca, l’Italia prenoterebbe il volo per Rio, con 2 partite di anticipo.
Occorrerà valutare se l’annuncio dell’addio del c.t. disturberà Buffon e compagni, nella fase di avvicinamento al Mundial.
Ricordiamo che, negli anni scorsi, contribuì ai flop prima di Donadoni e poi di Lippi II l’incertezza sulla permanenza, o meno, dei ct alla guida degli azzurri, capitanati da Buffon. Il portierone, nella sfida con la Repubblica Ceca, martedì, nel “suo” JuventusStadium, raggiungerà il record di Cannavaro: 136 presenze in Nazionale. Auguri, Gigi!

Ci auguriamo che la fase della transizione sia gestita dalla FIGC con trasparenza e chiarezza, dando certezze sulle scelte e non alimentando voci e polemiche.
Anche a causa del suo rapporto, mai buono, con Berlusconi, Allegri è il favorito per il dopo-Prandelli. L’unico rivale del tecnico livornese è Mancini. Robi, qualora fosse chiamato da Abete, rinuncerebbe a sistemarsi, durante la stagione. L’ex abile manager del Manchester City, tuttavia, è abituato a portare a casa un gruzzolone molto più pesante di quello, che potrebbe versargli la FIGC.


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