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Su Repubblica le ironie dei lettori sui giornalisti in sciopero

Oggi Repubblica non è in edicola e Repubblica.it non viene aggiornato. L’assemblea dei giornalisti del quotidiano ha infatti proclamato uno sciopero contro il piano di ristrutturazione, giudicato “irricevibile”, proposto dall’editore che prevede 81 esuberi fra i giornalisti.

Come la redazione del Corriere della Sera, anche quella di largo Fochetti è quindi in subbuglio per i tagli pensati dall’azienda per superare la crisi editoriale. E come sul Corriere.it, anche su repubblica.it fioccano i commenti ficcanti da parte dei lettori.

I giornalisti di Repubblica e la crisi

Quello più votato è di “animalatina” e accusa i giornalisti del quotidiano diretto da Ezio Mauro di essere poco solidali con gli altri lavoratori alle prese con la crisi:

“Non mi pare che i giornalisti di repubblica siano molto solidali con gli altri lavoratori che perdono il posto del lavoro. Spesso sono ossequiosi verso l’inevitabilità di provvedimenti “dolorosi ma necessari”, parlano spesso di “sacrifici inevitabili” quando il lavoro lo rischiano gli altri. Se altri lavoratori di servizi di pubblica utilità, tipo ferrovieri o tramvieri, avessero indetto 10 giornate di sciopero come loro, non avrebbero esitato ad invocarne la precettazione”.

Sempre lato crisi, c’è chi consiglia alla redazione di reinventarsi. Come Dino Ceron:

“Io 20 anni fa mi sono messo alla porta per provare la “bellezza” di iniziare un’attività autonoma.Tuttavia ce l’ho fatta anche con l’aiuto dei familiari nei momenti difficili. E’ stata una faticaccia perseguitato da un fisco esoso e da fiscalisti approssimativi che facevano dichiarazioni con errori madornali. Tuttavia i “bei” giornalisti progressisti non hanno sempre sostenuto la libera iniziativa? Quale è la loro ricetta? Fateci vedere ( fateci sognare) in pratica come ci si tira su le maniche e si va avanti senza piangersi addosso. Questo sarebbe il miglior stimolo per i vostri lettori che leggono le vostre “filosofie” per uscire dalla crisi”.

Le ironie sul lodo Mondadori

Tanti i commenti che invece ironizzano sui 500 milioni di euro che Silvio Berlusconi dovrà risarcire a Carlo De Benedetti, editore di Repubblica, per il lodo Mondadori. Eccone un esempio:

Giovanni Indini

ma di tutti i soldi che ha preso da Berlusconi che se ne fa? Perché non paga i dipendenti?

La sfida del web

C’è chi invece fa notare come il mondo con internet sia cambiato e per i gruppi editoriali diventi fondamentale reinventarsi per sopravvivere. Ecco due commenti sul tema.

fabioleman

Il mondo e’ cambiato con internet, tutti i giornali fanno i conti con la realta degli anni 2013, il cdr che fa ? Un bello sciopera tipo 50 anni fa. Svejateve . Pensate qualcosa di diverso.

rossiele01

Mi ricordo che una decina di anni fa o poco piu’ sia Repubblica che il Corriere della Sera avevano una tiratura di circa un milione di copie… Ora ho letto che sono intorno a 300.000 ciascuno, quindi si sono persi i due terzi del mercato. Spiace, ma e’ ovvio che in una situazione del genere i giornali facciano fatica a sopravvivere. Dovrebbero tentare un rilancio serio con gli abbonamenti su internet (tablet, ma non solo. Molta gente potrebbe leggere gli articoli dal pc), ma capisco che non sia facilissimo in un momento come questo



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