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Tifosi stasera a Torino applaudano Balotelli. Legittimo “niet” Marione a omelia della ministra Kyenge!

Solo un sms e neppure un colpetto di telefono dal “dormiglione” Balotelli, che ha brillato per assenza all’incontro di Prandelli, Buffon e Chiellini con la ministra Cécile Kyenge.
Ma, stavolta, il ragazzone di Brescia non merita alcun rimbrotto. Nessuna riprovevole “balotellata” a Torino.

Mario è un italiano autentico, sta bene nella sua città, si esprime persino in dialetto.
“Balo” è un nostro concittadino, vero e nero, famoso nel mondo, e non è obbligato ad ascoltare le solite, scontate omelie, politically correct, contro lo sport e l’infame razzismo.
Insomma, nessuno poteva obbligare l’attaccante a svegliarsi presto per sorbirsi le “lezioni” della ministra, un filino troppo presenzialista, e per fare, davanti a taccuini e telecamere, l’ennesimo spottone pro-Cécile più che contro le discriminazioni. Il suo diritto a essere quello che è il centravanti azzurro lo difende, quotidianamente, con la schiena dritta, e senza chinare la testa, in campo e fuori.

Anche per il suo anticonformismo, per la sua sincerità, per il rifiuto dei triti e banali pistolotti politico-sportivi, stasera, allo Juventus Stadium, Balotelli merita gli applausi e il tifo dei fans del Torino e di quelli bianconeri, che in passato lo hanno fischiato. Quasi sempre non a causa del colore della pelle di Marione. Ma perchè e bravo e molto temuto dagli avversari.



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