Il mercato hi-tech si mostra sempre più esigente, con una domanda che spinge al rialzo i costi sulla ricerca e mette in difficoltà anche i colossi storici del settore. E il consolidamento sembra l’unica strada percorribile per ottenere nuove economie di scala, anche se a diventare socio è il nemico di sempre, come è accaduto ai due leader nel settore delle nuove tecnologie.
La fusione di Applied Materials e Tokyo Electron
Applied Materials e Tokyo Electron, due dei tre più grandi produttori mondiali dell’industria elettronica, hanno appena annunciato la loro fusione. Specializzati nella fabbricazione di semiconduttori, schermi piatti e pannelli solari, le due società creeranno insieme un gigante dal valore di Borsa di 29 miliardi di dollari focalizzato un settore molto concorrenziale che deve far fronte ad una complessità tecnologica sempre più grande.
I clienti sempre più esigenti
Come sottolinea Les Echos, per affrontare il boom di smartphone e altri apparecchi mobile che richiedono elementi sempre più piccoli e meno energivori, le due società hanno dovuto accelerare negli scorsi anni lo sviluppo di nuovi macchinari e tecnologie, con una ricerca costosa che ha pesato sulla loro redditività. La fusione dovrebbe quindi permettere loro importanti economie di scala per rispondere alle esigenze dei loro grandi clienti come Intel, Samsung o Tsmc (Taiwan Semiconductor Manufacturing) che hanno già fatto passi avanti nel consolidamento della loro industria per far fronte ai mutamenti della domanda.
La nuova governance
Secondo i termini dell’accordo, gli azionisti di Applied Materials deterranno il 68% circa del capitale del nuovo gruppo, quelli di Tokyo Electron il 32%. Nonostante il disequilibrio, i vertici dei due gruppi, rispettivamente numero uno e tre del mercato mondiale, hanno spiegato di intendere la fusione tra “uguali” e che con quest’operazione non si decideranno piani di esuberi. Hanno invece sottolineato come le loro produzioni saranno complementari e non concorrenziali e che le autorità Antitrust non dovrebbero quindi opporsi alla loro fusione.
I due produttori non hanno ancora annunciato il nome del gigante appena nato e che sarà lanciato ufficialmente l’anno prossimo. Accordo già trovato invece sul management: Gary Dickerson, attualmente a capo di Applied Materials, sarà nominato direttore generale, mentre il presidente sarà Tesuro Higashi, numero uno del colosso giapponese.