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Cosa c’è dopo le Primavere Arabe

Papa Francesco potrebbe fare ritrovare slancio al dialogo tra Cristianità e Islam, incagliatosi durante il papato di Benedetto XVI. Non bisogna, però, indulgere a facili ottimismi. La Chiesa cattolica rappresenta solo una delle chiese presenti nel mondo islamico, accanto a quelle ortodosse e protestanti che possono avere linee meno concilianti e strategie meno globali di quella romana. Inoltre, ogni apertura deve misurarsi con le dinamiche dell’altro campo, quello musulmano, in una fase in cui egemoni sono partiti e movimenti islamisti che nei cristiani vedono, con diversa intensità, un ostacolo al loro progetto di “Stato religioso”.

La centralità assunta dall’Islam politico trasforma questioni religiose in temi politici. Sovrapposizione che rappresenta un punto di debolezza per i cristiani. Nell’atteggiamento del mondo islamico conta anche il giudizio, non troppo favorevole alle Primavere Arabe, espresso sin qui dalle leadership delle minoranze cristiane. Il dialogo tra Cristianità e Islam deve essere, dunque, verificato alla luce del grande mutamento politico che ha coinvolto alcuni paesi arabi, in particolare Egitto, Siria, Libia.


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