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De Gregorio & Co. Tutti i guai di Berlusconi con la giustizia

Il tempo non è galantuomo per il Cavaliere. Il passare dei giorni non attenua ma aggrava i problemi di Silvio Berlusconi con la giustizia. C’è un nuovo processo all’orizzonte. Quello per la compravendita di senatori all’epoca del governo Prodi, il cosiddetto caso De Gregorio. La richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Napoli, per la verità, non sorprende il leader del Pdl che non si era fatto molte illusioni, convinto come è che faccia tutto parte di un unico disegno per eliminarlo dalla scena politica.

Un disegno composito perché sono tantissime le sue linee. C’è quella già scritta del processo sui diritti Mediaset in cui Berlusconi è stato condannato a 4 anni e a due di interdizione dai pubblici uffici. Proprio sulla pena accessoria potrebbe essere presto chiamata a pronunciarsi la Cassazione. Legato a questa condanna, c’è il voto sulla decadenza parlamentare del Cav. su cui dovrà esprimersi il Senato. Non è ancora stato deciso se con voto segreto, come prevede il regolamento e chiede il Pdl, o con voto palese, come rivendicato a gran voce dai 5 Stelle e non solo.

Il secondo grado di giudizio attende Berlusconi per il caso Ruby, in cui è stato condannato a sette anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, e per il caso Unipol, un anno la condanna in prima grado. Un nuovo fronte potrebbe poi aprirsi in suolo barese, dove il leader Pdl è indagato per il caso escort con l’accusa di corruzione in atti giudiziari.



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