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Dennis A. Masseit: per affrontare lo stress ci vogliono soluzioni da realizzare ed amici con cui confrontarsi

Dennis A. Masseit

Dennis A. Masseit, tedesco, è coach e formatore dei Professionals.  E’ titolare della German School for Coaching, Academy for Applied Neuro-Alignment, coautore di Leggere-Emozioni, un training online in lingua italiana sul riconoscimento delle microespressioni facciali. Dopo essere stato in Turchia e Francia da sette anni vive in Italia e accompagna professionisti e aziende verso il raggiungimento dei loro obiettivi. In quest’intervista affronta il problema dello stress, tra cause ed azioni concrete per evitare che prenda il sopravvento.

1. La frenesia quotidiana porta con sé diverse situazioni di tensione. Quali sono gli approcci principali da parte delle persone verso i propri problemi?

Molti di noi si trascinano per anni gli stessi fattori di stress, senza mai affrontarli in modo adeguato. Lo fanno per mancanza di tempo, o forse per una rabbia causata delle proprie debolezze, o ancora perché si crede che in fondo non esista una soluzione. A riguardo diversi sono stati gli approcci che ho riscontrato nella mia esperienza di coaching: c’è chi ha la tendenza a procrastinare la risoluzione dei problemi, chi li affronta in modo affrettato e poco ponderato, e infine l’atteggiamento più diffuso, chi tende ad evitarli.

2. Tutti i problemi meritano la medesima attenzione da parte nostra?

Un problema aggirato non è certo un problema risolto! E’ sicuramente possibile evitare conversazioni sgradevoli, ma importanti, come le controversie con il partner, e magari sentirsene sollevati, ma il problema permane. Solitamente, la soluzione consigliabile è sottrarsi solo a quei fattori di stress che realmente non siamo in grado di superare o che, osservati attentamente, non risultano sufficientemente importanti tanto da occuparsene, come nel caso delle discussioni infruttuose.

3. C’è un modo per elaborare la soluzione ad una situazione di stress?

Secondo la mia esperienza, la strategia per la risoluzione di problemi può essere affrontata in sei passi, vale a dire: 1) l’individuazione e la descrizione del problema; 2) l’elaborazione di possibili soluzioni; 3)la valutazione e la scelta di una soluzione; 4) il piano d’azione; 5)l’attuazione ed, infine, 6) la verifica del successo. Per quanto riguarda il primo step, è fondamentale che il problema venga definito nel cialis side effects modo più preciso possibile individuandone lo sviluppo, gli ostacoli, l’eventuale aiuto che può esserci offerto e le conseguenze che ne deriverebbero. A volte può anche essere utile suddividere il problema nei suoi singoli aspetti così da risolverli gradualmente uno dopo l’altro.

4. Se si trovano più soluzioni ad un problema, come si sceglie quella adatta?

Innanzitutto, se si hanno più opzioni vuol dire che si sta procedendo nella direzione giusta, poiché non le si è ridotte in anticipo con critiche premature. Per procedere ad una selezione può essere utile anche considerare il comportamento di altri in situazioni simili. Infine bisogna esaminare le conseguenze delle singole soluzioni ipotizzate, sia a breve che a lungo termine, per se stessi e per gli altri. Sarà così possibile valutare i pro e i contro e procedere ad un’ulteriore selezione.

5. Una volta individuata la soluzione, come si procede?

Nel quarto step la soluzione scelta viene ulteriormente approfondita. Si elabora un piano d’azione concreto, stabilendo tempi, luoghi, metodi nonché un approccio graduale e sistematico. Ci si accerta naturalmente che i passi programmati siano realizzabili. A quel punto, la soluzione migliore e più promettente viene testata concretamente, inizialmente in situazioni di stress semplici. É importante prendersi del tempo per l’attuazione, non è necessario, né utile, cercare di far tutto in una volta.

6. Come si può verificare che la nostra scelta sia stata quella migliore?

Nell’ultimo step, a distanza di un po’ di tempo, è possibile verificare che tipo di successo, a livello pratico, ha avuto il piano d’azione. In mancanza di risultati soddisfacenti si ricomincia da uno degli step precedenti, ad esempio dalla selezione della soluzione, dall’analisi dell’insuccesso ed, eventualmente, anche da una nuova definizione del problema. A volte può essere molto utile chiedere l’opinione di colleghi ed amici che sono a conoscenza della situazione problematica, relativamente ai singoli passi da affrontare. In questo complesso percorso un coach professionista, certificato ad esempio secondo la ISO 17024, può essere un supporto particolarmente utile, anche allo scopo di risintonizzarsi con le proprie emozioni così da trovare la soluzione più adatta, per noi e per gli altri.



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