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‘Diversamente ricchi’, il resto e’ merce ‘politica’ taroccata

Ogni giorno ha la sua farsa, la sua merce ‘politica’ taroccata, spacciata per novita’. Aveva iniziato Mario Monti con le ‘riforme strutturali’ seguito disciplinatamente dalla Fornero. Adesso ci tocca di udire il ‘diversamente berlusconiani’ di Angelino Alfano, e il ‘diversamente grillini’, tra non molto il ‘diversamente renziani’ o il ‘diversamente lettiani’ per arrivare al ‘diversamente democristiani’, di un redivivo Formigoni ‘il Celeste’ o di un Giovanardi! E magari per l’innovazione di Papa Bergoglio che senza toccare la dottrina cattolica – ad esempio, l’embrione e’ ‘uno di noi’, ergo la donna che deve per terapia abortire e’ un’assassina! – prefigura, una Chiesa ripulita dagli scandali finanziari dello Ior e dalle nefandezze della pedofilia, comparira’ con il ‘diversamente francescani’ il ‘diversamente illuministi’ di laici di professione come Eugenio Scalfari. Sara’ difficile, ma non impossibile, un giorno udire il ‘diversamente di sinistra e laici’ che, per significato, assai di piu’ corrisponde all’originale: ‘diversamente ricchi’, non piu’ poveri, ne’ francescani, ma ‘piu’ ricchi’, e non solo di lavoro e di diritti ma di cultura, di tempo libero per se stessi e gli altri e per far l’amore, di qualita’ della vita: ossia disponibilita’ di ‘beni immateriali’ non legati alla convenienza e al calcolo razionali ne’ finalizzati all’utile e al vantaggio. In fondo, far l’amore, ossia avere il tempo per un rapporto totale tra uomo e donna, e’ la cosa piu’ ‘irrazionale’ ed ‘inutile’ che ci sia: non c’e’ convenienza, calcolo, ne’ utile e vantaggio. C’e’ passione ed attrazione, e’ gioia di vivere, e’ realizzazione di identita’ umana! Cosi’ leggere un libro, o, come pretese Bruno Trentin con le 150 ore di formazione, la possibilita’ per l’operaio di imparare a suonare il violino! O di apprezzare Picasso. Appunto, il ‘diversamente ricchi’ e di conseguenza il ‘diversamente di sinistra e laici’, fa parte di una alta scuola di pensiero che, seppur datata anni ’60, ha dato prova della sua efficacia quando e’ stata messa all’opera con le sue ‘riforme strutturali’ o di ‘struttura’ come fu nel 1970 lo Statuto dei lavoratori voluto dall’azionista  e socialista Giacomo_BrodoliniGiacomo Brodolini: ai lavoratori non arrivarono in tasca piu’ soldi ma un bene piu’ prezioso, il licenziamento senza giusta causa che non piace a Monti e alla Fornero, insieme alla liberta’ sindacale e politica che, nonostante l’astensione del Pci, con quella legge varco’ i cancelli delle fabbriche, come anni prima reclamava Giuseppe Di Vittorio, che pensava piu’ alla “ricchezza” da produrre che alla “poverta’” che c’era. E il Landini che arringa le masse, secondo lo stile ‘sandinista’, non dice in tal senso nulla di nuovo: prima di lui c’e’ una nobile storia sindacale e politica che dovrebbe per onesta’ intellettuale tenere bene a mente. ‘Diversamente di sinistra e laici’ non e’, dunque, impossibile: e anche se fosse una utopia, essa serve per leggere ed interpretare la realta’ che si ha davanti e progettare un’idea di cambiamento: e’ questa la grande sfida culturale aperta nel Paese per non ‘dove morire democristiani’, semmai ‘socialisti’, come, nel 2006, si augurava Trentin nella sua ultima intervista all’Unita’. .


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