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Ecco gli ostacoli del disarmo chimico in Siria

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali

Il primo passo nella realizzazione dall’accordo-quadro russo-americano per l’eliminazione delle armi chimiche siriane è stata l’adesione, il 14 settembre scorso, della Siria alla Convenzione sulle armi chimiche (Chemical Weapons Convention, Cwc).

Oltre che dalla Convenzione, le basi legali del disarmo chimico della Siria sono costituite dalla decisione del Consiglio esecutivo (Ce) dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons, Opcw) del 27 settembre che prevede un programma accelerato per la completa eliminazione dell’arsenale chimico di Damasco entro metà 2014, e dalla risoluzione votata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu il 28 settembre.

Squadre di ispezione stanno studiando le dichiarazioni della Siria sul suo programma di fabbricazione di armi chimiche, e stanno conducendo ispezioni e fornendo assistenza alla Siria per realizzare il piano di distruzione.

Addestramento
Fondamentalmente si stanno seguendo le regole stabilite dalla Cwc, ma alcune misure sono uniche e richiedono adattamenti rispetto alla prassi o approcci interamente nuovi.

Il Ce aveva dato sette giorni alla Siria per completare la dichiarazione iniziale fatta il 27 settembre 2013. Si tratta di una procedura diversa da quella in base all’articolo III della Cwc che concede trenta giorni di tempo. Chiaramente la dichiarazione iniziale era solo il primo passo per arrivare a una dichiarazione completa e precisa. Questa specie di addestramento è stato attuato in passato, sebbene su base volontaria.

Si tratta tuttavia della prima volta che questa forma di collaborazione si svolge alla luce del sole ed è anche la prima volta in cui la collaborazione delle autorità siriane governative è ritenuta obbligatoria. Sebbene tale obbligatorietà sia coerente con il principio generale di cooperazione stabilito dalla Cwc, essa deriva anche dalle circostanze fuori dal comune del caso siriano.

Coordinate geografiche
In secondo luogo, la decisione del Ce obbliga la Siria, inter alia, a fornire informazioni su “impianti di produzione di armi chimiche, compresi gli impianti di mescolamento e di caricamento, e impianti di ricerca e sviluppo di armi chimiche, con le coordinate geografiche specifiche”. Il riferimento agli impianti di miscela riflette probabilmente la configurazione delle scorte siriane (costituita in gran parte da precursori chimici).

Il riferimento agli impianti di ricerca è più interessante. La Convenzione stessa non si esprime sulla questione della ricerca. Non è chiaro se la decisione del Ce sia un tentativo di stabilire un nuovo obbligo per la Siria (nel qual caso la fonte giuridica rimane incerta) o un semplice chiarimento delle disposizioni della Convenzione per assicurarsi che tutti gli impianti di ricerca e sviluppo di armi chimiche siano dichiarati.

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Ralph Trapp è stato funzionario dell’Opcw, ora è Independent Consultant sulle questioni delle armi chimiche.


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