Alla Leopolda quest'anno non c'è l'economista liberista Zingales, il riformatore liberale Ichino non ispira più Renzi e la presenza calorosa dell'ex segretario della Cgil, che di fatto abbraccia la corsa del sindaco di Firenze, è emblematica più di tante parole e documenti programmatici...

Ci sarà il tempo di analizzare l’intervento di Guglielmo Epifani, di vivisezionarlo, di scorgere se e quanto il segretario del Pd abbiamo appoggiato o meno il documento con cui Matteo Renzi si è candidato alle primarie del Pd. E si vedrà se il segretario del Pd – per par condicio e fair play – presenzierà a iniziative degli altri candidati alla segreteria del Pd. Ma a volte i fatti contano più delle parole e dei documenti programmatici.

Così la presenza di Epifani, non solo da segretario del Pd ma anche e soprattutto come ex leader della Cgil, segna un’inversione di rotta per il Rottamatore. Anzi, dopo gli appoggi di praticamente tutto lo stato maggiore del Pd (tranne Massimo D’Alema e pochi, pochissimi altri) e la calorosa presenza di Epifani alla Leopolda si può solo prendere atto che la rivoluzione liberale di Matteo Renzi è stata seppellita.

Amen.

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