Skip to main content

Gabrielli e i piani di emergenza in Italia

“I piani di emergenza contro terremoti e alluvioni rimangono nei cassetti impolverati. Quando si verificano emergenze ambientali alla Protezione civile viene chiesto di fare presto, mentre noi vorremmo dire “fate prima”, perchè la prevenzione è l’unica misura vera di gestione delle emergenze. La pianificazione dei rischi non può più attendere”. Così il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile, intervenuto stamani a L’Aquila al Festival del’Acqua organizzato da Federutility.

“In alcune aree del Paese – ha continuato Gabrielli – lo stato delle reti è da paese in via di sviluppo. Le reti del servizio idrico, elettrico e del gas non possono non essere poste all’interno della pianificazione del rischio e delle emergenze. La collaborazione con soggetti come Federutility è indispensabile, dobbiamo fare prevenzione facendo sistema, in modo da accrescere il livello di resilienza del nostro territorio”.

Alle parole di Gabrielli si associano quelle del Sottosegretario alle Infrastrutture Erasmo D’Angelis. “Ammontano a 5 miliardi all’anno dal 1945 ad oggi i costi economici delle riparazioni e dei risarcimenti per alluvioni e terremoti, costi cui si aggiungono quelli drammatici delle vittime: è un costo pazzesco, soprattutto perché la prevenzione costa meno. Siamo tra i paesi più esposti a questi rischi, dobbiamo mettere in sicurezza il territorio e dobbiamo fare presto. I primi 300 mln stanziati dal governo con il decreto edilizia per i Comuni sono un primo segnale di una nuova prassi”.

Il sottosegretario ha poi annunciato che nella legge di stabilità saranno previste per il sistema idrico “le prime risorse di sostegno da affiancare a quelle fondamentali della tariffa per garantire un servizio universale efficiente a tutti gli italiani”.

Al convegno è stato poi presentato il primo manuale su acqua e terremoti per gli operatori del servizio idrico, a cura di Federutility. In caso di sisma, infatti, le reti di approvvigionamento possono subire gravi danni, mettendo a repentaglio la distribuzione per le popolazioni.

Le esperienze di aziende associate a Federutility – Alto Calore Servizi in Irpinia, Gran Sasso Acqua a l’Aquila e Hera, Romagna Acque, Aimag e Iren in Emilia – hanno fornito il materiale per elaborare uno strumento tecnico per gestire le criticità e le modalità di azione finalizzate alla mitigazione del rischio sismico.


×

Iscriviti alla newsletter