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Grillo contro i falsi amici del Fatto quotidiano

Le cose cambiano. E quelli che si pensavano amici, alla fine non lo sono. Viaggiano più o meno su queste frequenze i pensieri di Beppe Grillo che oggi ospita sul suo blog un duro attacco al Fatto quotidiano dal titolo eloquente: “Falsi amici”.

Il post non è firmato direttamente dal leader del M5S ma da “Tinazzi”. Nel mirino appunto il giornale diretto da Antonio Padellaro “colpevole” di aver intrapreso una “possente campagna sul Fatto Quotidiano, che ha sostituito l’Unità come organo del PD (menoelle, ndr), ricca di battute e insulti contro Beppe Grillo (nuovo leghista…) e parte della rete M5S che non si prostra alle gonnelle piddine e al’ipocrisia del momento sul tema immigrazione”.

Anche oggi il vicedirettore Marco Travaglio nel suo editoriale di prima pagina osa esporre delle critiche, peraltro in modo insolitamente pacato e sobrio, all’atteggiamento tenuto da Grillo e Casaleggio nei confronti del reato di clandestinità proposto dai senatori del loro movimento. Per Travaglio, i parlamentari grillini hanno fatto bene a rilanciare quella proposta perché “ci sono emergenze e urgenze che richiedono risposte fulminee, incompatibili con la consultazione dei Sacri testi e del sacro web”.

Un affronto troppo grande per Grillo & Co. da parte di un organo di stampa, forse l’unico, considerato amico. Che allora viene ripagato con un post al vetriolo dove in buona sostanza si consiglia di non acquistare più il giornale: “Posso solo non acquistare il fatto quotidiano; più serio comprare l’Unità o nulla (come faccio da tempo), giornale di partito non mascherato che non ti prende per il culo”, conclude Tinazzi. E’ la democrazia, bellezza. Forse.

 



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