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La tripla sconfitta (con capriola lettiana) di Berlusconi

In quella che Enrico Letta ha definito “una giornata storica”, la verifica parlamentare del suo esecutivo, Silvio Berlusconi inanella ben tre sconfitte consecutive.

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La prima l’ha evidenziata il professor Vincenzo Lippolis a Formiche.net: comunque andrà oggi, la strada per la decadenza del leader Pdl è già segnata e niente, neppure il ritorno al voto, può cambiare il corso degli eventi.

La seconda è la figuraccia registrata oggi dal Cav. e dal suo partito. Le posizioni sono cambiate senza sosta fino a poco prima delle 14: prima Berlusconi si era dimostrato aperturista nei confronti della fiducia per provare a salvare il partito dalla scissione. Poi la scissione sembrava definitiva con il vertice dei 70 senatori che hanno annunciato il voto contro Letta e la nascita di un gruppo separato pronto invece a sostenerlo, ribattezzato da Roberto Formigoni “i Popolari”. Poi il clamoroso dietrofront finale: Berlusconi prende la parola in aula e annuncia il “sì alla fiducia con travaglio”. Un travaglio fin troppo evidente agli occhi di tutti.

La terza sconfitta è sulla linea oltranzista sposata da Berlusconi. Il Cavaliere ha scelto con lo strappo di sabato di porre fine all’esperienza di governo. Ma numeri alla mano, il governo la sua esperienza l’avrebbe continuata anche senza di lui. Per questo ha dovuto ripiegare su un umiliante dietrofront.


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