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L’energia si taglia in casa

La nostra industria è già in grado di offrire oggi tecnologie, prodotti, soluzioni elettriche ed elettroniche capaci di incidere in maniera rilevante sulla riduzione dei consumi energetici, di apportare quel livello di innovazione e modernità indispensabile per corrispondere alla richiesta sempre più spinta di intelligenza, integrazione, servizi e funzionalità richiesta alle infrastrutture moderne. Sono tante le aziende che hanno investito in innovazione, in ricerca e sviluppo, nella modernizzazione dei propri cicli produttivi, nell’offerta proposta e, sul mercato, sono già disponibili prodotti altamente performanti dal punto di vista energetico, quali ad esempio motori ad alta efficienza, inverter, componentistica di rete di nuova concezione, sistemi di rifasamento in grado di ridurre le perdite di rete.

Nuovi paradigmi

Ora se è indubbio che il consistente sviluppo della generazione diffusa nel sistema elettrico impone la necessità di predisporre diversi paradigmi legati alla gestione delle nuove problematiche di protezione, regolazione, sicurezza e affidabilità delle reti stesse, è altrettanto vero che la prospettiva delle cosiddette reti intelligenti deve essere inquadrata in un orizzonte più ampio, che significa per l’utente, sia esso industriale o domestico, poter disporre di “servizi” che oltre a consentirgli di essere “parte attiva” nella rete, ne aumentano la consapevolezza e responsabilizzazione sui propri consumi e, quindi, contribuiscono ad ottimizzare l’uso dell’energia, riducendone i costi sostenuti. Senza considerare i potenziali scenari che si aprono: sviluppo della mobilità sostenibile, in particolare dei veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica, diffusione di sistemi di storage, abilitazione servizi di demand response e, quindi, necessario ammodernamento del parco immobiliare esistente.

Le opportunità per l’utente

Ed è proprio sul tema edificio, elemento chiave di qualsivoglia rete intelligente e città intelligente, che si concentrano altre opportunità non solo per l’industria, ma anche per l’utente finale. Gli edifici consumano il 40% dell’energia a livello mondiale, consumi sui quali è possibile da subito agire con interventi di retrofitting o mediante l’applicazione di tecnologie innovative di modulazione della fornitura di energia e di sistemi di controllo attivo di domotica e building automation. È determinante in tale ambito imporre modelli costruttivi innovativi, che pongano al centro le tecnologie, in primis impiantistiche, in grado di contenere e monitorare i consumi. È evidente, quindi, che la nostra industria deve tornare al centro dell’agenda politica nazionale, per non disperdere quell’eccellenza industriale che la manifattura italiana è concretamente
in grado di esprimere, patrimonio che la rende ancora competitiva sul mercato globale.

L’industria, oggi più che mai, ha bisogno di essere supportata in un processo di trasformazione del mercato, da tutti riconosciuto necessario, ma che fatica a consolidarsi. La capacità di innovazione, l’investimento delle imprese in prodotti sostenibili e performanti lungo tutto il ciclo di vita, deve essere adeguatamente riconosciuto e supportato, con modalità sostenibili lungo tutta la filiera.

Guidalberto Guidi, presidente Ducati energia

Articolo pubblicato sul numero 81 della rivista Formiche 


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