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Borse e mercati, perché non sono pessimista

La novità più evidente di questo periodo è rappresentata dall’uniformità e dalla qualità dei dati delle principali economie e con la chiusura d’anno si potrebbe anche verificare un’accelerazione, se pur più moderata in Europa, stando ai segnali dell’indice PMI. Inoltre, non si vedono all’orizzonte rischi immediati di inflazione e quindi di risalita dei prezzi. Grazie a questa crescita economica, inoltre, si sta riscontrando una certa ripresa degli utili aziendali, che a loro volta stanno sostenendo valutazioni dei mercati azionari che continuano a sembrarci nel complesso interessanti. Anima SGR ritiene, pertanto, che per i prossimi mesi dovrebbero essere ancora favorite le asset class più rischiose.

Queste le principali strategie e tattiche del team gestionale della società nell’ambito dei mercati azionari:

– A livello geografico la prima preferenza resta per le l’Eurozona e all’interno di quest’ultima per i listini periferici.

– Per quanto riguarda il posizionamento settoriale dei fondi azionari Europa, viene mantenuto il sovrappeso sui finanziari, considerato il miglioramento degli indicatori macroeconomici; inoltre, è visto positivamente il comparto degli industriali/ciclici, grazie all’inversione di tendenza dell’economia europea; ancora, la visione è positiva sul settore telecomunicazioni, che va verso un maggiore consolidamento e di sottopeso sul comparto dei consumi non discrezionali, per l’aumento dei tassi di interesse e la svalutazione delle valute nei Paesi Emergenti.

– Il giudizio sul mercato azionario italiano rimane positivo. I dati macro degli ultimi mesi, come si è già anticipato, rafforzano la convinzione che sia in corso una fase di stabilizzazione, che se accompagnata da una riduzione della restrizione fiscale potrebbe riattivare la domanda interna favorendo quei settori particolarmente penalizzati negli ultimi anni dal contesto recessivo.
Il mercato italiano ha margini di apprezzamento (valutazioni attraenti e stabilizzazione spread) e l’anno si potrà chiudere su livelli di indice superiori a quelli attuali, a condizione che però si mantenga la stabilità di governo.

– Visione positiva anche sul Giappone: malgrado l’importante iniziale fase di recupero del mercato e dopo l’attuale fase di consolidamento, il listino giapponese può esprimere rendimenti interessanti anche grazie alle prossime mosse del governo – vale a dire la cosiddetta ‘terza freccia’ del piano del Primo ministro giapponese Shinzo Abe e della Banca Centrale del Giappone.

– Neutrale la posizione su Wall Street, con l’indice S&P 500 che ha raggiunto nuovi massimi storici, per legati all’approvazione dell’innalzamento del ‘debt-ceiling’ gli Usa, in mancanza del quale si rischierebbe il default tecnico.


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