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Presidenza Antimafia: decide il Pd o Saviano, Mauro, le toghe e don Ciotti?

Presidenza Antimafia : gradita allo scrittore di Ferrara e ministro renziano, Franceschini, e allo scrittore Antimafia, Saviano, aspira alla poltrona la giovane deputata campana, spesso presente nei talk tv, Pina Picierno, 32 anni.

Requisiti sufficienti i suoi per svolgere un incarico, delicato, che in passato è stato affidato a parlamentari del Pci del calibro di Luciano Violante, Abdon Alinovi e Gerardo Chiaromonte ?

Il sostegno del saggista anti-camorra è ritenuto così importante dal segretario Pd, Epifani, e da Franceschini da indurli a preferire la “prezzemolona” Picierno a una parlamentare di lungo corso, come Rosy Bindi, toscana ma eletta in Calabria, dove venne catapultata dall’allora leader democrat, Pigi Bersani, da Bettola (Piacenza) ?

Il successo della deputata di Santa Maria Capua Vetere sarebbe un ulteriore segnale della carenza di autorevolezza e di chiarezza nelle scelte più delicate dell’attuale segretario del Pd, Epifani, e dell’influenza delle toghe ( tra gli sponsor di Picierno, il magistrato napoletano, don Raffaele Cantone ), del cosiddetto partito di “Repubblica”, di cui Saviano è noto editorialista, e di don Ciotti, sacerdote anti-clan.

Ci interesserebbe conoscere il parere dell’ex senatore comunista, Emanuele Macaluso, tra i più ascoltati consiglieri di Napolitano e profondo conoscitore del fenomeno mafioso.

In un suo recente saggio, don Emanuele ha approfondito, e in parte rivalutato,  la figura di Togliatti. Don Palmiro, come Berlinguer, imponeva le sue scelte e le sue indicazioni agli intellettuali, che rispettava, ma dai quali non si faceva condizionare, mai, nelle candidature e nella linea politica del Pci. E D’Alema e Veltroni concordano sulla candidatura della Picierno ?

Pietro Mancini



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