I dati più recenti indicano come i consumatori ritengano possibile la restituzione dei prestiti richiesti in tempi più rapidi rispetto a pochi mesi fa.
I prestiti sono prodotti bancari assai richiesti ed amati dai consumatori in quanto consentono di ottenere la liquidità necessaria per far fronte ad un elevato numero di variabili. Al fine di orientarci tra tutte le offerte del mercato creditizio è possibile informarsi sui finanziamenti possibili così da effettuare una scelta consapevole.
Un dato sulla situazione dei prestiti per il credito al consumo, che negli ultimi sei mesi ha fatto registrare un trend positivo, consente di guardare con un po’ più di ottimismo il prossimo futuro: stiamo parlando del tempo medio ritenuto possibile dai consumatori per la restituzione del finanziamento rilevato dall’Osservatorio SuperMoney accreditato Agcom. L’indagine si riferisce al periodo marzo-settembre 2013. L’importo medio richiesto invece ha ripreso a crescere solo nel mese di settembre dopo cinque mesi in discesa.
Analizzando i dati relativi alle richieste di confronto tra prestiti contratti con banca IntesaSanpaolo, Findomestic, etc. effettuate sul suo portale, gli analisti di SuperMoney evidenziano come nel corso di questo semestre il tempo medio considerato idoneo dai fruitori del servizio per il rimborso sia calato progressivamente da 79,49 a 72,87 mesi. Ovviamente ci sono delle differenze regionali: i consumatori della Sardegna fanno segnare una media di 76 mesi, quelli della Lombardia di 68,61.
Come detto SuperMoney segnala anche come ci sia stata, nell’ultimo mese, una crescita dell’importo medio per i finanziamenti che sono stati confrontati dagli italiani tramite il suo comparatore on line, in calo da marzo ad agosto ma cresciuto a settembre fino a quota 18.316 euro, portando così la media per il periodo considerato a 17.324,25 euro.
Se la diminuzione del tempo medio per il rimborso è un segnale che indica un aumento dell’ottimismo da parte dei consumatori, quello sull’incremento solo nell’ultimo mese per quel riguarda gli importi ha delle spiegazioni diverse, come sottolinea Andrea Manfredi, l’a.d. di SuperMoney: “Sicuramente le spese per il rientro a scuola e gli incentivi fiscali concessi fino a dicembre per la riqualificazione energetica hanno influito nella scelta dell’importo finanziato. Da un lato è un bene: le famiglie forse si sentono più sicure rispetto a qualche mese fa e accettano l’idea di poter sostenere un debito anche ingente. Meglio tuttavia non lasciarsi prendere la mano”.