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Shutdown, tanto rumore per nulla?

Com’era forse da attendersi, il rientro delle tensioni sui mercati ha ridotto l’incentivo al dialogo tra gli schieramenti al congresso US, e cosi il week end non ha portato i risultati sperati.
Una proposta repubblicana che prevedeva una proroga di 6 mesi del debt ceiling in cambio di un tetto alla spesa pubblica e qualche modifica all’Affordable Care Act è stata seccamente rigettata sabato dal leader dei Democratici al Senato Reid. Le discussioni sono continuate domenica ma una telefonata tra i 2 leader degli schieramenti al senato si è conclusa senza risultati apprezzabili.
Al momento, lo stato dell’arte è il seguente: i Democratici mirano a cancellare alcuni tagli alla spesa previsti dal Sequester per il 2014, e quindi sono favorevoli ad un deal di breve e senza condizioni, che apra la strada a nuove negoziazioni prima dell’entrata in vigore di quei tagli. I Repubblicani ovviamente difendono i tagli, e rifiutano un deal totalmente “clean” (senza condizioni).

I mercati restano convinti che il cambio di atteggiamento delle parti, avvenuto a metà della scorsa settimana, in direzione di un maggior dialogo, porterà ad un accordo in tempi brevi. Si spiega cosi la modesta reazione alla fumata nera del week end. A rendere incolore la giornata fin dalla seduta asiatica hanno contribuito sicuramente le chiusure per festività di Tokyo, Hong Cong e degli USA.

Con oggi, mancano 3 giorni al 17 ottobre, giorno in cui il debt ceiling impedirà all’amministrazione US di indebitarsi ulteriormente. Il Tesoro US ha chiarito di poter contare su 30 bln $ in cassa, un ammontare corrispondente ad un autonomia di 1 o 2 settimane, prima di restare totalmente a secco, il che posiziona la data di un eventuale default tecnico verso fine mese, come indicato da diversi analisti.
Detto questo, come sempre la pazienza dei mercati ha un limite: un assenza di progressi significativi nei prossimi giorni, con necessità per il governo di attingere alle riserve citate strategiche, finirà inevitabilmente per innervosirli nuovamente. Per contro, un accordo nelle prossime ore darà luogo al consueto relief rally. In sostanza, la price action delle prossime ore resta molto difficile da prevedere.

Giuseppe Sersale
Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr

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